L’asset class continua a beneficiare di una fase in cui l’offerta si mantiene più bassa della domanda. Flavio Carpenzano, Asset Class Lead Fixed Income, Europe e Asia di Capital Group

Quali opportunità offrono gli investment grade corporate bond in questa fase di mercato?
I mercati del credito hanno continuato a mostrare resilienza nel terzo trimestre, con l’indice Bloomberg Global Corporate Investment-Grade che ha registrato un rendimento del 2,2% (copertura in USD) e spread in contrazione di 11 punti base, sostenuti dai solidi fondamentali societari. Manteniamo un approccio orientato alla qualità, poiché le valutazioni si sono compresse su tutti i rating, concentrandoci sulla selezione bottom-up dei titoli e sui nomi ad alta convinzione. I settori preferiti includono le banche greche con storie particolari, i farmaceutici difensivi e le utility elettriche statunitensi, mentre rimaniamo cauti sul settore energia statunitense, date le prospettive deboli sul prezzo del petrolio. Continuiamo a individuare numerose opportunità di valore relativo specifiche nelle obbligazioni societarie IG USA, in particolare nei settori farmaceutico, dei servizi di pubblica utilità, del tabacco e assicurativo.
Quali sono le variabili che potrebbero influenzare l’andamento dell’asset class nei prossimi semestri?
La crescita globale dovrebbe moderarsi, ma rimanere positiva fino al 2026. L’economia globale sta attraversando una transizione complessa e una possibile convergenza della crescita, in particolare tra Stati Uniti ed Europa. Gli indicatori del mercato del lavoro sembrano indebolirsi e la crescita dell’occupazione è inferiore alla soglia necessaria per mantenere gli attuali livelli di disoccupazione. Le valutazioni nei settori del reddito fisso appaiono contenute rispetto al passato, mentre i fondamentali e i dati tecnici continuano a essere sostenuti dal contesto politico e di crescita. Ci concentriamo sul rafforzamento della resilienza e dell’equilibrio dei nostri portafogli attraverso driver di extrarendimento, posizionandoci al contempo in vista di un ulteriore irripidimento della curva dei rendimenti.
Le obbligazioni societarie investment grade continuano a beneficiare di un forte sostegno tecnico, con un’offerta limitata che non riesce a soddisfare la domanda. Da tempo, uno dei principali motori della domanda di obbligazioni societarie è rappresentato dai rendimenti interessanti offerti da questa classe di attività. L’allentamento dei tassi di riferimento e la contrazione degli spread creditizi hanno leggermente temperato questa domanda. Tuttavia, nel complesso, la domanda rimane forte e i flussi positivi.
Concentrandosi sul mercato statunitense, dal “giorno della liberazione” si è diffusa l’idea che gli investitori potrebbero abbandonare il dollaro. Tuttavia, i dati suggeriscono che, nonostante l’aumento dei costi di copertura sia per i clienti con sede in euro che in Asia, i flussi provenienti da investitori non statunitensi rimangono solidi, con un forte contributo da parte degli investitori asiatici, in particolare di Taiwan. Ciò suggerisce che altri fattori stanno contribuendo a sostenere questa domanda, come la profondità del mercato statunitense, l’opportunità di diversificazione e il fatto che, anche al netto dei costi di copertura, gli investitori possono comunque ottenere un rendimento interessante: in realtà, non esiste una vera alternativa al dollaro per gli investitori nel credito. Poiché questi fattori
Rocki Gialanella
Laurea in Economia internazionale presso l’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’. Ho abbracciato il progetto FondiOnline.it nel 2001 e da allora mi sono dedicato allo sviluppo/raggiungimento del target che ci eravamo prefissati: dare vita a un’offerta informativa economico-finanziaria dal linguaggio semplice e diretto e dai contenuti liberi e indipendenti. La storia continua con FONDI&SICAV.

