Apertura negativa per le borse europee. Germania, prezzi alla produzione registrano un moderato rialzo dello 0,1%. Cambio Eur/Usd a 1,1098

Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

Apertura negativa per le borse europee, con Piazza Affari che registra un calo dello 0,37% nelle prime battute della seduta. In negativo alcuni titoli del listino, tra cui Amplifon, Azimut, Bper Banca, Campari, CNH, DiaSorin, Exor, Generali, FCA, Moncler, Prysmian, Ferragamo e Terna. In postitivo, Buzzi Unicem, Nexi, Recordati, Saipem, Snam, STM, Telecom e Tenaris. Bilancio 2019: Aeffe

Atlantia (EUR 20,64): ha segnalato al governo di essere pronta a rivedere i termini della concessione di Autostrade per l’Italia;

Cattolica (EUR 7,20): il Cda ha evidenziato alcune “anomalie” e “dubbi di leggittimità” delle proposte di modifiche statutarie avanzate da alcuni soci che saranno votate nell’assemblea straordinaria del 7 marzo;

ENI (EUR 13,916): la National Oil Corporation ha detto ieri che due importanti giacimenti petroliferi nel sud-ovest della Libia stanno chiudendo dopo il blocco dei campi petroliferi da parte delle forze di Khalifa Hafta;

Retelit (EUR 1,589): attraverso la società interamente controllata Retelit Digital Services ha avanzato un’offerta vincolante per la totalità del capitale del provider tlc Brennercom per EUR 52 mln;

Telecom Italia (EUR 0,5123): l’assenza di un accordo con Cdp ed Enel sulla struttura che dovrebbe avere la società della rete unica in fibra tiene in stallo l’iniziativa avviata da Tim per selezionare uno o più fondi infrastrutturali che l’affianchino in una ipotetica operazione con Open Fiber.

L’azionario Usa ha chiuso la settimana in positivo, aggiornando i massimi storici, sostenuto dall’ottimismo per i risultati societari, i dati economici e le indicazioni di resilienza in un’economia cinese colpita dalla lunga guerra commerciale con gli Stati Uniti. Sul fronte macro Usa, i nuovi cantieri edili hanno toccato a dicembre un massimo di 13 anni, suggerendo che la ripresa del mercato immobiliare è tornata sulla buona strada grazie ai bassi tassi sui mutui ipotecari. I tre principali indici azionari hanno archiviato la seduta di venerdì a livelli record, con l’S&P 500 che ha registrato un rialzo dello 0,39% a 3.329,62 punti, sostenuto da un rally dei tecnologici e dai solidi dati sulle vendite al dettaglio. Il Dow Jones è avanzato dello 0,17% a 29.348,10, mentre il Nasdaq 100 ha fatto segnare un +0,53% a 9.173,73. Dopo i buoni risultati arrivati dalle banche a inizio settimana, venerdì il fornitore di servizi petroliferi Schlumberger NV ha annunciato un utile trimestrale leggermente superiore alle aspettative. Nonostante ciò, il titolo è calato, a fine seduta, dell’1,06%. Alphabet, controllante di Google, è salita di circa il 2%, estendendo i guadagni dopo essere diventata la quarta società statunitense a raggiungere un valore di mercato di oltre USD 1.000 mld.

Le Borse dell’area Asia-Pacifico sono in territorio misto, con l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo che ha chiuso la sessione in rialzo dello 0,18% a 24.083,51 punti. Si attesta in rialzo anche la borsa di Shanghai, che ha registrato un progresso dello 0,66%, mentre Hong Kong, sta andando alla chiusura in calo dello 0,57%. A condizionare l’andamento di quest’ultima sono stati, in particolare, i titoli finanziari.

Cambi: Eur/Usd a 1,1098. Il dollaro è stabile a inizio settimana dopo dati macro che segnalano il buono stato di salute dell’economia Usa, mentre l’ottimismo sulle prospettive della Cina sostiene le valute asiatiche.

Commodities: petrolio Wti a USD 59,10. Prezzi in aumento su timori legati alla produzione libica.

Obbligazionario: il Bund future segna stamane un calo di 3 tick a quota 171,58 mentre lo spread Btp/Bund 10y è a 159 pb, con il tasso del Btp decennale che rende il 1,385% (Aprile 2030).

Macroeconomia: inizio di settimana povero di indicazioni, con l’agenda macro odierna che prevede la pubblicazione del World Economic Outlook da parte del Fondo monetario internazionale. L’Aie diffonderà un rapporto su idrocarburi e ambiente, mentre a Bruxelles si riunisce l’Eurogruppo.

Giappone: nella lettura finale, la produzione industriale di novembre ha segnato un calo congiunturale dell’1% e una flessione tendenziale del 6,7%.

Germania: i prezzi alla produzione hanno registrato un moderato rialzo mensile dello 0,1% a dicembre, mancando le attese del mercato che stimava un rialzo dello 0,2%. Su base annua il dato ha mostrato una contrazione dello 0,2%, in linea con le aspettative.


Unknown's avatar
Redazione

La redazione di Fondi & Sicav è un team di esperti e appassionati di finanza, specializzati nell’analisi e nell’approfondimento di fondi comuni, SICAV e strumenti di investimento. Con un approccio chiaro e aggiornato, forniscono contenuti di qualità per guidare i lettori nelle scelte finanziarie più consapevoli.