Apertura negativa per le borse europee. Il Fondo Monetario Internazionale taglia le stime sull’economia globale. Cambio Eur/Usd a 1,1094

Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

Apertura negativa per le borse europee, con Piazza Affari che registra un calo dello 0,94% nelle prime battute della seduta. In negativo tutti i titoli del listino, tranne Recordati. I ribassi più pesanti sono registrati da Atlantia, Campari, CNH, DiaSorin, Exor, Ferrari, Leonardo, Moncler, Pirelli, Prysmian, Ferragamo, STM e Terna.

Alerion Clean Power (EUR 4,27): la società sta valutando l’acquisizione di tre impianti eolici operativi in Italia, parzialmente detenuti da Fri-el Green Power, con una potenza installata lorda di circa 120 megawatt e una produzione nel 2019 pari a circa 235 GWh;

Banca MPS (EUR 1,714): il Sole 24 Ore riporta che sono attese venerdì le offerte vincolanti per il pacchetto di immobili da EUR 300 mln, messo in vendita nell’ambito delle misure concordate con la Ue;

CHL: il gruppo italiano di informatica e e-commerce ha detto che un tribunale di Firenze ha dichiarato il gruppo in bancarotta;

ENI (EUR 13,882): in base a quanto riportato da MF, la guerra civile in Libia ha frenato l’implementazione dell’accordo che avrebbe dovuto riportare BP in Libia al fianco di Eni;

Nexi (EUR 12,80): Moody’s ha cambiato l’outlook sul corporate family rating a ‘stabile’ da ‘positivo’ per l’atteso incremento della leva legato all’acquisizione del merchant acquiring business di Intesa, operazione che l’agenzia giudica peraltro positivamente.

Ieri, la piazza azionaria di Wall Street è rimasta chiusa, in occasione del Martin Luther Kings Jr. Day. Oggi sono previste le trimestrali di Halliburton, IBM e Netflix.

Le Borse dell’area Asia-Pacifico sono in territorio negativo, e scontano i timori sul contagio del coronavirus e la decisione di Moody’s di tagliare il rating su Hong Kong da “Aa2” ad “Aa3”. In seguito a quest’ultimo giudizio, Hong Kong sta andando alla chiusura in calo del 2,75%. L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha archiviato le contrattazioni con un ribasso dello 0,91% a 23.864,56 punti dopo la corsa della vigilia che ha portato il listino nipponico a toccare i massimi a 15 mesi. La Bank of Japan ha mantenuto i tasso di interesse a breve termine al -0,1%, così come è stato confermato attorno allo zero il target dei tassi dei titoli di stato giapponesi a scadenza decennale. La borsa di Shanghai ha perso l’1,41%, appesantita dai ribassi delle compagnie aeree sulla scia dei timori su un possibile contagio del coronavirus. Non aiuta l’azionario asiatico il downgrade del Fondo Monetario Internazionale sull’economia globale, che ha visto al ribasso le stime per il 2019 e il 2020 portandole rispettivamente al 2,9% e al 3,3%.

Ecofin: dopo l’Eurogruppo di ieri, oggi sarà la volta della riunione allargata a tutti i ministri delle Finanze Ue.

Cambi: Eur/Usd a 1,1094.

Commodities: petrolio Wti a USD 58,13. I prezzi del greggio calano dopo il rialzo dovuto ai rischi per la produzione in Libia.

Obbligazionario: il Bund future segna stamane un rialzo di 24 tick a quota 171,91 mentre lo spread Btp/Bund 10y è a 158 pb, con il tasso del Btp decennale che rende il 1,350% (Aprile 2030).

Macroeconomia: inizia oggi a Davos la nuova edizione del World economic forum, che ogni anno chiama a raccolta i grandi esponenti della finanza e i leader politici mondiali. A livello strettamente macroeconomico, verranno pubblicati i dati sul mercato del lavoro britannico ma soprattutto l’indice tedesco Zew.

Giappone: la banca centrale nipponica ha mantenuto invariata la propria politica monetaria, in linea con le attese del mercato, e ha rivisto leggermente al rialzo le stime di crescita economica. I rischi esterni restano forti ma si sono ridotti grazie all’accordo commerciale tra Usa e Cina, ha spiegato il governatore della Bank of Japan. L’istituto ha inoltre abbassato le stime sull’inflazione.