La fotografia di quanto accaduto nei mercati la settimana scorsa e i principali eventi in agenda per quella in corso. Il weekly a cura di Cassa Lombarda

Il World Economic Forum si riunisce a Davos e Trump terrà un discorso. In settimana l’attenzione degli investitori sarà rivolta alle Banche centrali con i meeting di Bce, Bank of Japan, Bank of Canada e Norges Bank che dovrebbero rimanere in standby senza apportare modifiche alla politica monetaria. Sul fronte delle trimestrali Usa attesi i numeri di American Express, Netflix, Johnson & Johnson, P&G, IBM, Texas Instruments ed Intel, prima dei big della tecnologia settimana prossima. Martedì i dati sulla disoccupazione del Regno Unito. Giovedì l’inflazione giapponese mentre venerdì le letture flash degli indici Pmi, per il mese di gennaio, nel Regno Unito, Eurozona e Stati Uniti.  In Cina si sta registrando una epidemia di polmonite causata da un coronavirus simile a quello della SARS, collegata a un mercato del pesce della città di Wuhan. Ci sono 139 nuovi casi di contagio e 3 decessi. Con l’avvicinarsi del capodanno cinese (il prossimo 25 gennaio), c’è la preoccupazione che il virus possa contagiare molte altre persone, visto che in tanti si metteranno in viaggio.

L’economia tedesca nel 2019 è cresciuta soltanto dello 0,6%, il valore più basso dal 2013 mentre la produzione industriale è calata dello 0,5%. In Cina la crescita ha rallentato nel 2019 al 6,1% annuo, il minimo da quasi 30 anni, appesantita dalla guerra commerciale con Washington. In Russia il primo ministro Dmitrij Medvedev, e tutta la sua squadra di governo, si sono dimessi per permettere a Vladimir Putin di portare avanti le riforme costituzionali che darebbero al Parlamento il potere di scegliere il primo ministro russo. La mossa per garantire a Putin la possibilità di rimanere al potere una volta terminato l’attuale, e ultimo, mandato presidenziale nel 2024.

 

Obbligazioni

Il Tesoro italiano ha collocato, via sindacato, €7 miliardi di un nuovo Btp benchmark a 30 anni cedola 2,45% e scadenza 1° settembre 2050. Il nuovo trentennale ha raccolto una domanda record, pari a circa €47 miliardiincontrando la sorpresa degli addetti ai lavori in quanto il risultato di questa offerta era inatteso dati i rischi di instabilità politica nel Paese. Moody’s ha deciso di non modificare l’attuale rating sovrano del Portogallo (Baa3 con outlook positivo) deludendo le aspettative degli investitori certi di un upgrade. Per Moody’s l’outlook dell’Eurozona rimane negativo nel 2020 in un contesto più debole e più esposto a shock, a causa di un debito pubblico ancora alto che limita lo spazio di manovra fiscale per molti Governi e poiché la politica monetaria è vicina ad esaurire la propria efficacia.

 

Azioni

I listini azionari internazionali hanno proseguito la loro corsa sostenuti dalle prime buone indicazioni giunte dalle trimestrali Usa, dal settore bancario, e per un rinnovato ottimismo sul fronte commerciale dopo la firma a Washington della “fase uno” dell’accordo tra Usa e Cina e per la ratifica definitiva da parte del Congresso Usa del trattato commerciale Usmca tra Usa, Messico e Canada. La Cina si è impegnata ad aumentare le importazioni americane di almeno $200 miliardi rispetto ai livelli del 2017. A Milano l’indice FtseMib ha superato nuovamente la soglia dei 24.000 punti, a Wall Street i tre indici principali hanno aggiornato nuovamente i loro record storici mentre a Tokyo l’indice Nikkei ha raggiunto i massimi da 15 mesi.

 

Valute e materie prime

Dalle minute della riunione Bce dello scorso dicembre, la prima presieduta da Christine Lagarde, è emerso come il consiglio direttivo abbia ribadito la sua determinazione a raggiungere l’obiettivo di inflazione e ha confermato l’intenzione di dare alle misure di accomodamento monetario in atto il tempo di produrre il loro effetto. Al tempo stesso alcuni governatori hanno manifestato la loro preoccupazione per gli effetti collaterali delle misure straordinarie e in particolare per l’impatto dei tassi negativi. Per S&P’s la Bce agirà ancora sulla politica monetaria, tagliando nuovamente i tassi di deposito, probabilmente dopo l’estate quando le condizioni finanziarie saranno meno favorevoli. Per l’agenzia è atteso un taglio di altri 10 punti base a -0,60% del tasso di deposito. Yuan cinese in recupero, sui massimi di sei mesi contro dollaro, dopo che Washington ha eliminato la Cina dalla sua lista di “manipolatori di valute”. La Banca centrale turca ha abbassato il suo tasso di interesse principale di 75 punti base all’11,25%, la quinta riduzione in sei mesi. L’istituto ha motivato la sua decisione con la continuazione della ripresa economica e le previsioni di miglioramento dell’inflazione che, in precedenza, è stata molto elevata per diversi anni. In Sud Africa la Banca Centrale ha, inaspettatamente, tagliato di 25 bps il costo del denaro portandolo al 6,25%. Il taglio è stato deciso poiché l’inflazione è attesa rimanere nel range obiettivo dell’istituto, in un contesto in cui l’economia domestica stenta a crescere. In netto rafforzamento il dollaro neozelandese dopo i dati, migliori delle attese, su inflazione e spesa dei consumatori che hanno ridotto le possibilità di un ulteriore allentamento monetario da parte della Banca centrale. Settimana scorsa rally delle quotazioni del palladio che hanno raggiunto nuovi massimi fino sopra i $2.500 all’oncia. Questo rally dei prezzi non farà sicuramente bene ai produttori ai auto, in quanto la materia prima è utilizzata nei convertitori catalitici delle marmitte.

 


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Redazione

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