Apertura positiva per le borse europee. Azionario asiatico in rialzo. Cambio Eur/Usd a 1,1051
Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit
Apertura positiva per le borse europee, con Piazza Affari, che registra un rialzo dello 0,78% nelle prime battute della seduta. In positivo alcuni titoli del listino, tra cui Amplifon, Atlantia, Azimut, Buzzi Unicem, Banca Generali, Campari, DiaSorin, ENI, Ferrari, Intesa, Prysmian, Saipem, STM, Tenaris, Ubi Banca e Unipol. In negativo solo A2A, Nexi e Pirelli. Trimestrali: Ferrari, Intesa Sanpaolo, Banco di Sardegna.
Atlantia (EUR 22,12): Aiscat ha deciso di ritirare il ricorso al Tar contro il decreto Milleproroghe confidando in una soluzione positiva della complessa problematica in essere per quanto riguarda le concessioni autostradali;
Banca MPS (EUR 1,685): Secondo il Sole 24 Ore la decisione della Commissione Ue sul piano di scissione dei crediti deteriorati di Mps da trasferire ad Amco dovrebbe arrivare entro fine mese. Secondo MF l’ultima bozza in discussione con Bruxelles prevede la cessione di un portafoglio di EUR 9,7 mld di npl, e un prezzo medio vicino ai valori di bilancio;
Cir (EUR 1,124): stipulato l’atto di fusione della società in Cofide;
FCA (EUR 11,822): il gruppo ha registrato un aumento delle immatricolazioni a gennaio in Italia dello 0,17% su anno, in controtendenza con il mercato nazionale, in calo del 5,9%. La quota di mercato è salita al 25,6% dal 22,2% di dicembre;
Mediaset (EUR 2,408): Il tribunale di Milano ha rigettato la richiesta di sospensione cautelare presentata da Vivendi sull’operazione di riassetto della attività italiane e spagnole di Mediaset sotto la holding olandese MediaforEurope, aumentando le chances che il gruppo realizzi il progetto;
Dopo il forte calo di venerdì scorso, la piazza azionaria di Wall Street ha inaugurato la nuova settimana sul rimbalzo. Il Nasdaq 100 ha guadagnato infatti, l’ 1,50% a 9.126,23 punti, seguito dall’S&P 500, +0,73% a 3.248.82 punti e dal Dow Jones, +0,51% a 28.399,81 punti. Le quotazioni di Tesla sono balzate del 19,9%, riportando il guadagno in una seduta più forte in sei anni. L’ondata di buy è stata scatenata dal commento di Argus Research, che ha rivisto al rialzo il target sul prezzo del titolo da USD 556 a USD 808. Tra le Blue Chips, nel settore petrolifero, i titoli della Exxon Mobil hanno perso il 2,24%, dopo che Goldman Sachs ha abbassato la raccomandazione da ‘Neutral’ a ‘Sell’. Tra le altre large caps del Dow Jones, invece, bene bene Nike (+3,08%), Microsoft (+2,44%) e IBM (+1,77%). Alphabet, la holding di cui fa parte Google, ha ceduto il 5% circa nelle contrattazioni afterhours, dopo che il fatturato del quarto trimestre si è dimostrato inferiore ai USD 46,94 mld attesi. Nel complesso, gli utili netti di Aphabet si sono attestati nel quarto trimestre del 2019 a USD 10,67 mld, o USD 15,35 per azione. Trimestrali: Centene, ConocoPhillips, L3Harris, Ford, SNAP, Walt Disney.
Le Borse dell’area Asia-Pacifico sono in territorio positivo, con l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in rialzo dello 0,49%, a 23.084,59 punti. La borsa di shanghai ha archiviato la seduta di scambi in rialzo dell’1,34%, beneficiando del commento di Moody’s, che ha sottolineato come il coronavirus potrebbe colpire in particolare i consumi discrezionali nei settori retail, trasporti, turismo e intrattenimento. L’agenzia di rating ha sottolineato tuttavia, anche, che il governo di Pechino ha gli strumenti per assorbire un eventuale shock economico. Hong Kong infine sta andando alla chiusura con un rialzo dell’1,01%.
Cambi: Eur/Usd a 1,1051. Dollaro stabile dopo la ripresa a sorpresa del settore manifatturiero Usa.
Commodities: petrolio Wti a USD 50,46. Secondo alcune fonti, l’Opec e i suoi alleati stanno considerando un ulteriore taglio alla produzione di 500.000 barili al giorno per via dell’impatto del coronavirus sulla domanda.
Obbligazionario: il Bund future segna stamane un calo di 10 tick a quota 174,78 mentre lo spread Btp/Bund 10y è a 139 pb, con il tasso del Btp decennale che rende il 0,965% (Aprile 2030).
Macroeconomia: l’agenda macro odierna prevede nel corso della mattina l’inflazione in Italia, con la stima preliminare di gennaio e la revisione del paniere, mentre nel pomeriggio verranno diffusi gli ordinativi industriali negli Stati Uniti.
Australia: la banca centrale ha mantenuto stabili i tassi ai minimi storici, nonostante la devastante serie di incendi che ha colpito il Paese e l’impatto dell’epidemia di coronavirus
Redazione
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