Il contributo di Colin Dishington, co-manager della strategia Global Emerging Markets di Martin Currie (affiliata Legg Mason), all’inchiesta di Fondi&Sicav sull’azionario emergente

Colin Dishington, Martin Currie

Nel decennio appena conclusosi, gli indici azionari composti dall’universo dei paesi emergenti non sono stati in grado di seguire il trend rialzista delle principali Borse delle aree sviluppate. Quali sono, a vostro giudizio,  le ragioni alla base della sottoperformance?

I mercati emergenti hanno registrato un andamento tutto sommato in linea con quello di molti mercati sviluppati, ma gli Usa hanno soverperformato, aiutati dai tagli fiscali e da una robusta attività di  buyback delle società. Un fattore molto importante nella performance relativa dei mercati emergenti è stata la sovraperformance del dollaro. Nonostante prospettive di crescita degli utili migliori e più robuste per gli Em, lo sconto di valutazione rispetto ai mercati sviluppati è maggiore rispetto all’inizio dello scorso decennio.

Attualmente sta crescendo il numero di esperti che inserisce l’equity emergente tra le asset class favorite per il 2020. Concordate o no con questa view? Per quali ragioni?

Sì. Guardando al 2020, ci chiediamo se le condizioni possano essere mature perché i mercati emergenti chiudano il significativo sconto di valutazione nei confronti delle azioni statunitensi. Prevediamo che le economie emergenti avranno una crescita economica interna più forte nel 2020 e, ancora una volta, diventeranno il principale motore della crescita globale. I tagli generalizzati dei tassi di interesse nei mercati emergenti nel 2019 hanno rafforzato la fiducia e dovrebbero stimolare l’attività economica nel 2020. Ci aspettiamo di assistere a un’accelerazione della crescita in molte economie emergenti. Questo in alcuni casi, come quelli di Russia, Sudafrica e Turchia, rappresenterà un vero e proprio rimbalzo dopo anni di crescita modesta. Nella maggior parte delle economie emergenti, tuttavia, la crescita è rimasta intatta e si espanderà ulteriormente a seguito dei diffusi tagli dei tassi di interesse effettuati nel corso del 2019. Continuiamo a ritenere promettente la forte combinazione di crescita tecnologica, urbanizzazione e espansione del settore dei servizi che sta caratterizzando i mercati emergenti. Pensiamo che il nostro approccio altamente selettivo e orientato sui singoli titoli continuerà a garantire ottimi risultati, tramite l’investimento in società con alto ritorno sul capitale che operano in settori in grande crescita.


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Stefania Basso

Laureata all'Università Statale di Milano, dal 2006 collaboro con Fondi&Sicav. Lunga esperienza nel settore del risparmio gestito come marketing manager presso Franklin Templeton Investments e J.P. Morgan Fleming Am a Milano e a Lussemburgo. Breve esperienza presso Lob Media Relations come ufficio stampa per alcune realtà finanziarie estere. In tutto il mio percorso professionale ho lavorato a stretto contatto con persone provenienti da diverse parti del mondo, che mi hanno permesso di avere un approccio dinamico e stimolante e di apprendere attraverso il confronto con realtà differenti.