Swann Chmil e Salah Aberkane, fund manager Fideuram Asset Management Ireland, rispondono alle domande di Fondi&Sicav sulle prospettive del mercato giapponese

L’economia giapponese ha registrato una forte decelerazione. Credete si tratti di fattori temporanei o di un ritorno alla stagnazione pre-Abenomics?

I recenti dati di crescita in Giappone sono in effetti stati decisamente negativi, evidenziando debolezza da diverse componenti della domanda aggregata, in particolare consumi e anche investimenti. Il rallentamento che si è osservato è stato superiore a quanto atteso dagli analisti, e attribuibile in larga misura agli effetti del recente aumento della tassa sul valore aggiunto e all’incertezza legata al confronto tra Stati Uniti e Cina dei mesi scorsi. Guardando al periodo futuro, gli indicatori anticipatori a febbraio hanno espresso ancora debolezza e senza dubbio il coronavirus avrà un impatto non trascurabile sull’economia. È possibile che l’anno in corso registri una crescita negativa del prodotto interno lordo. La reazione della Banca Centrale del Giappone non si è fatta attendere e, sulla scia di quanto fatto dagli altri maggiori istituti centrali, ha potenziato il proprio programma di acquisti di Etf e varato un programma di prestiti a favore delle imprese maggiormente in difficoltà.

Alla luce della situazione attuale a livello domestico e internazionale, quali prospettive delineate per la Borsa di Tokio?

Al momento attuale, gli indici azionari globali registrano perdite dai picchi di febbraio superiori al 20% e il Giappone non fa eccezione. I numeri della stagione utili recente in Giappone non sono stati brillanti. Verosimilmente gli utili subiranno nei prossimi mesi l’impatto del coronavirus, con effetti almeno nel primo semestre. Nel secondo semestre invece, il quadro potrebbe migliorare nell’ipotesi di un contenimento efficace del virus sia a livello domestico sia globale. L’aspetto positivo del mercato giapponese è legato al fatto che le valutazioni, come da tempo, risultano relativamente più interessanti rispetto ad altri mercati globali. Le aziende giapponesi stanno inoltre migliorando la corporate governance e hanno introdotto operazioni di acquisto di azioni proprie (buy-back) come fatto in altri mercati quali quello Us. Allo stesso tempo, un rischio ulteriore potrebbe derivare dalla decisione di sospendere o rinviare i giochi olimpici previsti per l’estate.


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Stefania Basso

Laureata all'Università Statale di Milano, dal 2006 collaboro con Fondi&Sicav. Lunga esperienza nel settore del risparmio gestito come marketing manager presso Franklin Templeton Investments e J.P. Morgan Fleming Am a Milano e a Lussemburgo. Breve esperienza presso Lob Media Relations come ufficio stampa per alcune realtà finanziarie estere. In tutto il mio percorso professionale ho lavorato a stretto contatto con persone provenienti da diverse parti del mondo, che mi hanno permesso di avere un approccio dinamico e stimolante e di apprendere attraverso il confronto con realtà differenti.