Dopo le indicazioni macro arrivate stamane dai Paesi asiatici, si guarda ai dati europei e statunitensi. Sotto la lente la lettura finale dell’inflazione in Italia. Per gli Stati Uniti in evidenza la manifattura dello Stato di New York a novembre. Per le banche centrali da seguire nel pomeriggio l’intervento del presidente della BCE Lagarde al ‘Pioneers of change summit’ organizzato dal World Economic Forum. E quello di Richard Clarida, vicepresidente della Fed. Bankitalia pubblica il supplemento al bollettino statistico “Finanza pubblica, fabbisogno e debito” di ottobre.
In Cina la produzione industriale ha messo a segno in ottobre un incremento più rapido del previsto mentre le vendite al dettaglio hanno visto un incremento ma sotto le attese. La produzione industriale ha registrato un +6,9% su anno, in linea con il mese precedente e oltre le attese per +6,5%. Le vendite al dettaglio hanno registrato in ottobre un aumento annuo di 4,3%, al di sotto del consensus per +4,9% ma segnando comunque la crescita più rapida dell’anno.
In Giappone l’economia è cresciuta nel terzo trimestre al ritmo del 21,4%, oltre le attese per un +18,9%, registrando la prima espansione in 4 trimestri.
Si tratta del maggior incremento dal 1980, e giunge dopo il calo del 28,8% del 2Q su cui hanno pesato le misure di contenimento del virus.
Cede terreno il dollaro nei confronti delle altre divise mentre euro e sterlina beneficiano delle attese di un accordo commerciale nell’ambito della Brexit. Il cambio euro/dollaro vale 1,1850, in rialzo dello 0,13%, dollaro/yen a 104,52, in calo di 0,1% e il cross euro/yen piatto a 123,84.
Prezzi del petrolio in rialzo stamane sulla scia dei confortanti dati provenienti da Cina e Giappone e delle speranze che l’Opec+ mantenga i limiti alla produzione. Il futures sul Brent è in rialzo del 1,20% a USD 43,30 il barile, al Nymex il Wti Usa +1,50% a USD 40,75.
Stamane il Bund future dicembre ha aperto in rialzo di 10 tick a 175,04, il Btp future sale di 7 bp a 150,66.
Lo spread Btp/Bund riparte da 118 pts, con il rendimento del nostro Btp decennale allo 0,62%. Dovrebbe concretizzarsi nei primi giorni della settimana il collocamento in dollari Usa del Tesoro, che giunge dopo quello dell’ottobre 2019 che interrompeva l’assenza di Via XX Settembre su questo tipo di operazioni dal 2010.
Apertura positiva per le borse europee, con i principali indici EU che beneficiano dei rialzi di Wall Street venerdì e stamane delle piazze asiatiche, con Piazza Affari che guadagna un punto percentuale nelle prime battute. In rialzo i titoli bancari, Atlantia, FCA, Leonardo, Moncler, Saipem, Tenaris, Nexi e Telecom. Nessun titolo del FtseMib è al momento negativo.
Borse asiatiche positive sulla scia dei buoni dati macro in Cina e Giappone e della notizia relativa all’accordo commerciale più grande al mondo, siglato tra i paesi dell’Area. In rally soprattutto i titoli del settore auto e tecnologici. L’indice Nikkei 225 ha chiuso con un balzo del 2,05%, Shanghai è salita dell’1,11%, Hong Kong +0,60%, Seoul +1,97%, Sidney oltre +1%. L’accordo commerciale firmato ieri ha come obiettivo quello di ridurre in modo graduale i dazi pagati dalle diverse economie del blocco. Battezzato “Regional Comprehensive Economic Partnership” l’accordo esclude gli Stati Uniti e sancisce il primo asse commerciale che vede come partner, insieme, Cina, Giappone e Corea del Sud.
Wall Street ha chiuso positiva venerdì dopo il passo falso della vigilia, con il Dow Jones che ha messo a segno un progresso dell’1,37%, l’S&P500 ha guadagnato l’1,36% ed il Nasdaq Composite +1,02%. Una sponda al rally arriva dai conti di Walt Disney +2,10% e Cisco Systems +7,06% che rilasciato hanno le trimestrali superando le attese.
Il mercato non sembra invece temere la nuova impennata di casi Covid.
Gli Stati Uniti giovedì hanno registrato oltre 153.000 nuovi casi, un nuovo record, mentre il tasso di mortalità medio a 7 giorni è salito a oltre 1.000 per la prima volta da agosto. Dall’inizio della pandemia sono oltre 10,5 milioni i casi di positività negli Usa.
Redazione
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