La settimana si apre con i dati in arrivo dalla Cina. Nel corso della mattinata verrà diffusa l’inflazione in Italia (dato preliminare di novembre), Spagna e lo stesso dato è atteso nel primo pomeriggio per la Germania. Per gli Stati Uniti è previsto il dato sulle vendite in corso abitazioni per ottobre.
In Cina accelera fortemente il settore privato in novembre, che vede la migliore performance degli ultimi 3 anni.
Il PMI manifatturiero si porta a 52,1 pts, record da settembre 2017, a fronte di attese per 51,5 e dopo il 51,4 di ottobre. L’indice non manifatturiero è invece balzato a 56,4 pts, facendo anch’esso meglio delle attese (56) e salendo rispetto ai 56,2 pts di ottobre, attestandosi al record dal giugno 2012.
Secondo la lettura preliminare, in Giappone la produzione industriale di ottobre vede un recupero mensile di 3,8%, mentre la stima sul singolo settore manifatturiero è di +2,7% in novembre e -2,4% in dicembre, sempre su base congiunturale. Quanto alle vendite al dettaglio, l’incremento tendenziale di ottobre pari a +6,4% è in perfetta sintonia con le attese.
Ieri primo giorno in zona arancione per Lombardia, Piemonte e Calabria, gialla in Liguria e Sicilia. Si guarda al Dpcm del 3 dicembre che metterà nero su bianco le regole per le festività, nonché il calendario per la riapertura delle scuole. Il Consiglio dei Ministri ha intanto dato il via libera in tarda serata al quarto decreto ristori per i settori più colpiti dalla pandemia.
Dollaro sui minimi da quasi 3 anni a livello di indice e al record negativo da 2 anni e mezzo nei confronti della valuta neozelandese.
L’ottimismo sulle prospettive di un vaccino anti Covid e il clima di fondo di minore avversione al rischio fanno chiudere le posizioni denominate in dollari, tradizionale divisa rifugio. Euro e dollaro australiano ai massimi da 3 mesi nei confronti del biglietto verde. Euro Dollaro a 1,1960.
Sotto pressione i derivati sul greggio, per quanto su base mensile novembre sembri delinearsi come la migliore performance da 6 mesi. In vista dell’imminente riunione del gruppo Opec+, il timore è che non venga trovata un’intesa sul prolungamento dei tagli all’offerta. Il futures sul Brent cede il 2,40% a USD 47 il barile, al Nymex il Wti Usa -1,90% a USD 44,70.
Stamane il Bund future dicembre ha aperto in rialzo di 12 tick a 175,62, il Btp future guadagna 6 bp a 151,56.
Lo spread Btp/Bund riparte da 115 pts, con il rendimento del nostro Btp decennale allo 0,55%.
Apertura in calo per le borse europee, con i principali indici EU e Piazza Affari che registrano perdite poco sopra il mezzo punto percentuale nelle prime battute. In deciso calo i titoli bancari, male anche FCA, Leonardo, Pirelli, Saipem, Tenaris, Eni, Telecom e Unipol. In rialzo Nexi, Amplifon e Recordati.
L’indice Nikkei della borsa di Tokyo ha chiuso in flessione dello 0,79% la sessione odierna, ma ha concluso il miglior mese dal gennaio 1994, ovvero in ben 26 anni, con un balzo superiore al +15%. In calo anche le altre borse asiatiche nonostante i buoni dati macro provenienti stamane da Cina e Giappone, con Shanghai che cede lo 0,49%, Hong Kong -1,70%, Sidney – 1,26%, Seoul -1,60%. Focus sulla borsa di Hong Kong sul titolo HSBC, dopo la pubblicazione di un articolo del Financial Times, secondo cui il colosso bancario anglo-cinese avrebbe intenzione di uscire dal business del retail banking Usa.
Chiusura positiva venerdì per i principali indici di Wall Street, che dopo essere rimasti chiusi giovedì in occasione della festa del Ringraziamento, sono rimasti aperti solo mezza giornata per il Black Friday.
Il Dow Jones e lo S&P500 sono saliti rispettivamente dello 0,13% e dello 0,24%, mentre l’indice Nasdaq ha esteso i guadagni allo 0,92%.
Venerdì è stato il Black Friday, giorno cruciale per lo shopping negli States ma anche per quello di tutto il mondo, visto che diversi paesi hanno adottato la giornata, tutta dedicata ai forti sconti. A Wall Street avanzano i titoli del settore retail, che sperano sul buon esito delle promozioni: bene Gap, Shopify e Wal-Mart. In rialzo anche Amazon, che ha annunciato che spenderà più di USD 500 mln in bonus festivi per i dipendenti che presteranno servizio durante la stagione delle feste natalizie. Occhio a Facebook, dopo che un articolo del Financial Times ha riportato che potrebbe lanciare la sua valuta digitale “Libra”, in versione limitata, a partire da gennaio.
Redazione
La redazione di Fondi & Sicav è un team di esperti e appassionati di finanza, specializzati nell’analisi e nell’approfondimento di fondi comuni, SICAV e strumenti di investimento. Con un approccio chiaro e aggiornato, forniscono contenuti di qualità per guidare i lettori nelle scelte finanziarie più consapevoli.

