Amundi sul debito

 

I tassi bassi e la spinta del business legato al Covid potrebbero aver esaurito la loro forza. Marco Pirondini, head of equity at Amundi US

A dispetto delle tensioni politiche interne al Paese e degli effetti negativi imputabili alla diffusione del Covid-19, il sentiment rialzista sui titoli tecnologici Usa continua a essere spumeggiante. Cosa vi aspettate per il 2021?

Le azioni delle società tecnologiche hanno registrato performance eccezionalmente buone nell’ultimo anno. Ciò si è verificato per due motivi: in primo luogo, hanno beneficiato in generale della pandemia in quanto le persone hanno utilizzato più tecnologia, come i collegamenti video mentre lavoravano da casa; in secondo luogo, i tassi di interesse sono precipitati ai minimi storici con la Fed  impegnata a stimolare l’economia.

I tassi di interesse più bassi hanno sostenuto valutazioni più elevate delle azioni, in particolare per gli asset con una duration lunga come le azioni di aziende tecnologiche  a elevata crescita. Nel 2021 ci aspettiamo che il mercato si amplierà appena l’economia si sarà ripresa. Anche se la ripresa sarà probabilmente più lenta nei in questi primi mesi dell’anno, perché i contagi da Covid-19 hanno ancora numeri elevati, la combinazione della distribuzione dei vaccini e di un altro round di incentivi fiscali comporterà probabilmente una forte crescita del Pil statunitense nella seconda metà dell’anno.

Se ciò accadrà, è probabile che gli investitori favoriscano le azioni cicliche rispetto a quelle tecnologiche, molte delle quali hanno valutazioni elevate e in alcuni casi sono esposte a rischi normativi sotto l’amministrazione di Biden.

La capitalizzazione dei titoli tecnologici Usa ha superato quella dell’intero mercato azionario europeo. La capitalizzazione della sola Apple vale quanto il Pil italiano. E’ tutto oro quel che luccica?

Sì e no. L’economia statunitense è una delle economie più innovative del mondo. Le aziende statunitensi sono leader nell’intelligenza artificiale, nel cloud computing, nell’internet delle cose e nella robotica, tutti trend secolari di crescita a lungo termine.

Questa posizione di leadership nell’innovazione e nella crescita secolare ha
permesso alle aziende tecnologiche statunitensi di generare centinaia di miliardi di dollari in free cash flow,  utilizzati per reinvestire in ulteriore crescita e per restituire denaro agli azionisti sotto forma di riacquisto di azioni e/o dividendi.

In sintesi, le azioni tecnologiche hanno performato bene perché c’era una ragione. Il motivo per cui da adesso potrebbe non essere tutto oro quello che luccica è legato alle valutazioni. Azioni tecnologiche a elevata crescita come il principale produttore di veicoli elettrici negli Stati Uniti, hanno valutazioni  eccessive sotto ogni punto di vista.

Le azioni tecnologiche con la più alta capitalizzazione hanno anche valutazioni elevate rispetto al loro andamento storico e all’intero mercato. Per questo motivo riteniamo che le azioni tecnologiche nel complesso abbiano limitati margini di rialzo e che altri settori, più ciclici come quello dei beni industriali, offrano un maggiore potenziale di ritorno.


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Rocki Gialanella

Laurea in Economia internazionale presso l’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’. Ho abbracciato il progetto FondiOnline.it nel 2001 e da allora mi sono dedicato allo sviluppo/raggiungimento del target che ci eravamo prefissati: dare vita a un’offerta informativa economico-finanziaria dal linguaggio semplice e diretto e dai contenuti liberi e indipendenti. La storia continua con FONDI&SICAV.