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Il differenziale di rendimento tra titoli HY e goverment bond ha limitati spazi di manovra al ribasso. Sergio Bertoncini, credit strategist di Amundi SGR

 

Quanto valore c’è ancora negli high yield bond? Ritenete che le cedole e il potenziale apprezzamento derivante dal restringimento degli spread siano in grado di compensare i rischi di default?

 

Sebbene gli spread dei corporate high yield siano tornati a livelli non lontani da quelli che precedevano la crisi causata dalla pandemia, il comparto dei bond speculativi rimane sostenuto dalla ricerca di rendimento. Indubbiamente e soprattutto grazie al sostegno degli stimoli monetari e fiscali che hanno guidato il recupero dei mercati dai minimi di marzo scorso, buona parte della compressione dei premi per il rischio è già stata messa a segno.

Al contempo, riteniamo che esistano ancora limitati spazi di parziale restringimento del differenziale offerto rispetto ai titoli di stato e che le cedole andranno tendenzialmente a rappresentare la principale fonte di ritorno dell’asset class.

Condividiamo le attese delle agenzie di rating che puntano ad un picco a breve nei tassi di default e, dal secondo trimestre in poi, ad un successivo rientro degli stessi verso livelli più bassi, ma è evidente che la selezione e la valutazione dei rischi di credito rimane fondamentale in presenza di valutazioni più compresse.

In quali aree geografiche e settori state individuando le emissioni HY più interessanti da inserire nei vostri portafogli? Meglio gli HY bond Usa o quelli area euro?

 

Questo ciclo si differenzia dai precedenti per la maggiore concentrazione dei rischi e dei default nelle categorie di rating più bassi e degli emittenti più vulnerabili allo shock iniziale dei mercati: il supporto senza precedenti delle politiche monetarie delle banche centrali come quello compiuto dalla Fed nei confronti dei “fallen angels”, ha ridotto molto più che in passato gli impatti sui segmenti con rating più elevati come quello dei BB.

Pertanto nei nostri portafogli continuiamo a privilegiare la qualità e i settori che offrono maggiori opportunità di recupero ciclico, assieme a limitati impatti negativi di medio periodo prodotti dalla pandemia sulla capacità delle aziende di recuperare profittabilità e di ridurre la leva.

In questa fase, più che una marcata preferenza per una specifica area geografica, è la selettività settoriale e dei singoli emittenti a rimanere il fattore guida della costruzione di portafoglio.


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Rocki Gialanella

Laurea in Economia internazionale presso l’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’. Ho abbracciato il progetto FondiOnline.it nel 2001 e da allora mi sono dedicato allo sviluppo/raggiungimento del target che ci eravamo prefissati: dare vita a un’offerta informativa economico-finanziaria dal linguaggio semplice e diretto e dai contenuti liberi e indipendenti. La storia continua con FONDI&SICAV.