Deutsche Bank Financial Advisors (Dbfa) ha appena tenuto la sua convention annuale in digitale, ha presentato i risultati dell’anno trascorso e ha illustrato le strategie future. Silvio Ruggiu è il responsabile della rete dei consulenti finanziari del gruppo Db in Italia, banca in cui lavora dal 1993. Fondi &Sicav lo ha incontrato e ha dialogato sul passato, presente e futuro di Dbfa.

Come è andato il 2020?

«Il 2020 verrà ricordato nei libri di storia per la drammaticità degli eventi che lo hanno costellato ma, per quanto terrificante, è stato ottimo in termini di business per le reti di consulenti e Dbfa ha riportato il record storico. Nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia, l’impegno dei nostri professionisti ci ha permesso di raggiungere i risultati migliori di sempre: sono stati superati 16 miliardi di euro di masse in gestione (+10%), 1 miliardo di stock di crediti erogati alle aziende, 340 milioni di nuovi volumi di finanza ordinaria e straordinaria su nuove relazioni corporate introdotte dai consulenti finanziari della rete nel 2020 (+53%) e 926 milioni di raccolta netta (+35%). Sono stati reclutati anche 61 nuovi advisor (+39%).

È stato quindi un anno significativo in termini di numeri, che ci ha permesso di raccogliere i frutti di una riorganizzazione della rete, su cui abbiamo puntato molto. Il ruolo del consulente nel territorio deve essere quello di un piccolo banchiere che sa utilizzare tutti gli strumenti che gli vengono messi a disposizione. Riteniamo che, da questo punto di vista, sia sempre più cruciale la consulenza alle aziende, perché pensiamo che sia un terreno fertile da cui si possono generare molte sinergie e su cui abbiamo investito molto, anche in termini di formazione».

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