Dopo i dati giunti stamane sull’inflazione in Cina, si attendono in giornata quelli
sulla produzione industriale in Francia, i prezzi alla produzione in Italia, ma il
market mover principale è l’inflazione negli Stati Uniti di febbraio.

Nel pomeriggio è prevista la decisione della banca centrale del Canada sui tassi.
Bankitalia pubblica i dati sui depositi, impieghi, sofferenze bancarie di gennaio e
sui titoli di Stato italiani detenuti da banche operanti in Italia a fine gennaio.

In Cina l’inflazione misurata dall’indice dei prezzi al consumo è scesa in
febbraio dello 0,2% su base annua, rispetto a una flessione attesa dello 0,3%.
Su mese il dato è salito dello 0,6%, più del +0,4% stimato dagli analisti. I prezzi
alla produzione hanno segnato invece un forte balzo, sostenuti dal rally delle
commodities: il dato è salito dell’1,7% su anno, rispetto al +1,5% atteso, e in
forte ripresa dal +0,3% di gennaio, riportando la crescita più forte in 2 anni.

Sul fronte interno è attesa oggi la decisione dell’esecutivo sulle valutazioni del
Cts, che è favorevole a un lockdown in tutta Italia nei fine settimana. E a misure
restrittive più rigide in zona gialla. Il fondo sovrano russo Rdif ha firmato un
accordo con la società farmaceutica svizzera Adienne per produrre in Italia il
vaccino Sputnik V contro il Covid-19. Obiettivo, produrre 10 milioni di dosi entro
la fine dell’anno.

Johnson&Johnson ha comunicato all’UE di aver incontrato delle difficoltà nelle forniture che potrebbero complicare la consegna al blocco di 55 milioni di dosi di vaccini nel secondo trimestre.

Dollaro in rialzo, sulla scia del calo dei rendimenti dei Treasuries. Il cross
euro/dollaro è a 1,1880, in calo dello 0,18%, l’euro/yen scambia a 129,22, il
dollaro scambia a 108,79 yen, in rialzo dello 0,3%.

Prezzi del petrolio in calo stamane, mentre si attenuano i timori legati a
un’interruzione della fornitura in Arabia Saudita. Il futures sul Brent cede il
1,10% a USD 66,80 il barile, al Nymex il Wti Usa -0,805% a USD 63,50.

Stamane il Bund future giugno ha aperto in rialzo di 14 tick a 171,37, il Btp
future guadagna 11 bp a 148,87. Lo spread Btp/Bund riparte da 100 pts, con il
rendimento del nostro Btp decennale allo 0,67%. Il Tesoro offre oggi in asta EUR
6 mld di Bot annuali. Resta comunque domani la giornata clou della settimana,
con l’asta dei Btp a 3 e 7 anni e soprattutto con la riunione della BCE da cui ci si
aspettano segnali più chiari su inflazione e rialzo dei rendimenti dei governativi.

Apertura debole per le borse europee, con i principali indici EU e Piazza
Affari di poco sotto la parità nelle prime battute. Fiacchi i titoli bancari, in calo
Atlantia, Tenaris, Amplifon, CNH Industrial, Leonardo, Moncler, Pirelli e Unipol.
In rialzo invece Campari, Enel, Interpump e Inwit.

Borse asiatiche poco mosse stamane, con l’indice Nikkei 225 della borsa di
Tokyo che ha chiuso la sessione piatto a +0,03%. Sulla debolezza degli indici
azionari asiatici incide il calo dei futures Usa, successivo ai forti acquisti che,
nella sessione della vigilia, hanno interessato il Nasdaq.

La borsa di Sidney perde lo 0,84% scontato anche il calo dei prezzi del petrolio, con il settore dei titoli energetici che è sceso del 2,11%. Male anche i titoli finanziari. Male anche
la borsa di Seoul, con il Kospi che ritraccia dello 0,60%. Pressoché invariate la
borsa di Shanghai e quella di Hong Kong.

Wall Street ha chiuso positiva ieri sostenuta dal calo dei rendimenti obbligazionari e dal rimbalzo dei tecnologici. L’S&P 500 ha guadagnato l’1,42% ed il Nasdaq Composite il 3,69%. Poco sopra la parità il Dow Jones (+0,10%). Prese di beneficio sul comparto bancario.

Tra i titoli in evidenza, il rivenditore di articoli sportivi Dick’s Sporting Goods -6,46% dopo aver annunciato una trimestrale superiore alle attese ma ha fornito un outlook deludente. Il fornitore di servizi cloud Dropbox +4,12% dopo l’annuncio dell’acquisto della piattaforma di protezione e condivisione documenti DocSend per USD 165 mln
in contanti. Il retailer online d’abbigliamento Stitch Fix -28,15% dopo una
trimestrale sotto le attese.

Acadia Pharmaceuticals -45,35% dopo le carenze riscontrate dalla FDA sulla domanda di nuove applicazioni presentata dal gruppo biotech per il Pimavanserin, il trattamento della psicosi.


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