Inizio di settimana povero di indicazioni, con l’agenda macro odierna che
prevede la sola pubblicazione dell’indice di fiducia delle imprese in Eurozona.
Tra gli altri appuntamenti, si segnala la nuova riunione dell’Ema ad Amsterdam
sul vaccino Astrazeneca.
A livello societario, in evidenza l’assemblea di Atlantia con all’ordine del giorno il progetto di scissione. Da segnalare infine in Gran Bretagna la fine delle misure di lockdown totale a partire da oggi.
In Cina nel periodo gennaio-febbraio la produzione industriale è volata del
179% su base annua. Il balzo si spiega con la pandemia da Covid che ha colpito
il paese per primo, costringendolo a varare misure di lockdown già nei primi 2
mesi del 2020.
Dal dato è emerso che i profitti delle aziende cinesi sono balzati nello stesso arco temporale del 72,1% rispetto ai livelli del 2019.
Sul fronte Covid, in Italia prosegue intanto la pressione sul sistema sanitario,
ricoveri e terapie intensive. Se Mario Draghi sembra aver optato per la linea del
rigore a dispetto delle pressioni della Lega, la maggioranza prosegue comunque
il dibattito sui provvedimenti che dovrebbero entrare in vigore dopo Pasqua.
Per il presidente del consiglio, la tempistica per la fuoriuscita dal lockdown dipende unicamente dall’andamento della curva pandemica. Il Ministro della Salute Speranza assicura che entro settembre chiunque vorrà potrà esser vaccinato.
Consolida il dollaro, approfittando della debolezza delle principali controparti.
La valuta unica europea viaggia a poca distanza dal minimo degli ultimi 4 mesi e
mezzo toccato la settimana scorsa a 1,1780, avviata ad archiviare marzo con la
peggiore performance mensile da metà 2019.
In forte calo i derivati sul greggio in relazione agli ultimi aggiornamenti dal
Canale di Suez, dove la Ever Given ha iniziato a muoversi, dopo l’ennesima notte
di lavoro dei rimorchiatori.
Grazie anche all’alta marea, si è in parte disincagliata la mega porta-container che da martedì scorso blocca il canale. Il futures Brent scivola a USD 63,19 il barile, al Nymex il Wti Usa USD 59,49.
In una settimana che chiude in anticipo per le festività pasquali, stamane il Bund
future giugno ha aperto in rialzo di 7 tick a 172,19. Il Btp future guadagna 5 bp
a 150,03. Lo spread Btp/Bund riparte da 97 pts, con il rendimento del nostro
Btp decennale allo 0,60%. Saranno a disposizione domani nell’asta a medio e
lungo termine di fine mese fino a EUR 8,25 mld di Btp a 5 e 10 anni insieme al
Ccteu aprile 2026. Il collocamento inaugura quindi il secondo trimestre, in cui il
Tesoro intende offrire come nuovo titolo soltanto il 7 anni luglio 2028.
Apertura in lieve rialzo per le borse europee, con i principali indici EU di poco
sopra la parità nelle prime battute. A Piazza Affari deboli i titoli bancari, in calo
Tenaris, Eni e Saipem. In rialzo Enel, Campari, Nexi, Recordati, Stm, Amplifon,
Diasorin, Generali, Inwit, Moncler, Stellantis e Terna.
Borse asiatiche contrastate stamane, con l’indice Nikkei 225 della borsa di
Tokyo che ha chiuso la sessione in rialzo dello 0,71%, Hong Kong cede lo
0,19%, Shanghai guadagna lo 0,50%, Seoul debole a -0,16%, così come
Sidney a -0,36%. Proprio in Australia, il programma JobKeeper anti-Covid-19
lanciato dal governo sta per scadere. E, secondo alcuni analisti, circa 100.000
persone sarebbero a rischio di perdere il posto di lavoro. La misura è una sorta
di blocco dei licenziamenti, unita ad aiuti a favore delle imprese, lanciata
durante la fase più buia della pandemia. Il piano scade ufficialmente la
prossima domenica. E molti dei 960.000 australiani e delle 370.000 aziende
che tuttora beneficiano degli aiuti economici fanno fronte a un futuro incerto.
Wall Street ha chiuso in buon rialzo venerdì, con l’indice Dow Jones che ha
guadagnato l’1,39%, S&P500 +1,66% e Nasdaq +1,24%. Le preoccupazioni su
un repentino aumento dell’inflazione sono state smorzate con la pubblicazione
del dato relativo alle spese per consumi e ai redditi personali.
Sul fronte corporate, sotto i riflettori i rialzi dei titoli delle società che beneficerebbero in misura maggiore della riapertura totale delle economie e della fine del lockdown, come United Airlines e Carnival. Buy anche sui grandi istituti bancari dopo l’annuncio della Fed secondo cui le banche Usa potranno tornare ad aumentare le cedole agli azionisti e l’importo dei buyback delle loro azioni, a partire dal prossimo 30 giugno. A patto che superino il nuovo round degli stress test. Titoli hi-tech contrastati, in ripresa i titoli del settore petrolifero.
Redazione
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