La BoJ intende utilizzare la flessibilità aggiuntiva sui tassi d’interesse? Christoph Siepmann, senior economist di Generali Investments

La Bank of Japan (BoJ) ha recentemente annunciato i risultati a lungo attesi della review circa la sua politica monetaria, fornendo risposte per rendere la sua politica “più efficace” e “più sostenibile”. La BoJ ha sostanzialmente definito tre modifiche, di cui solo una ha il potenziale per un effetto più duraturo. Fondamentalmente, ha mantenuto il suo approccio di controllo della curva dei rendimenti, fissando per il tasso a breve termine un obiettivo dello 0,1% e per quello a 10 anni dello 0%.

Gli aggiustamenti apportati

Come primo aggiustamento, ha ampliato di 5 punti base (fino +/- 0,25%) la banda in cui i rendimenti dei titoli JGB a 10 anni possono fluttuare. Abbandonerà inoltre l’obiettivo fisso annuale di acquisti di ETF. Ancora più importante, la BoJ ha introdotto uno schema che le potrebbe consentire di tagliare i tassi di interesse pur riconoscendo in modo flessibile interessi più alti alle banche commerciali. Sebbene lo schema sia complicato, potrebbe mitigare gli effetti collaterali negativi sulla redditività delle banche.

La BoJ sta per tagliare i tassi?

Ciò solleva la questione se la BoJ stia per tagliare i tassi ufficiali, e noi pensiamo sarà così. La compensazione per le banche sarebbe solo parziale ed inoltre il successo della politica dei tassi di interesse negativi sull’inflazione giapponese non è stato finora del tutto soddisfacente. In aggiunta, considerando l’aumento dei rendimenti a livello internazionale, la BoJ dovrebbe assorbire ancora più titoli JGB, con ulteriori ripercussioni sugli assicuratori vita.


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Redazione

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