L’agenda macro prevede in mattinata le vendite al dettaglio in Italia. Nel
pomeriggio dagli Stati Uniti giungeranno gli importanti dati sul mercato del
lavoro a febbraio, con il tasso di disoccupazione, la variazione degli occupati nei
settori non agricoli (le cosiddette non-farm payrolls) e l’andamento dei salari. In
uscita anche la bilancia commerciale.

Anfia-Unrae diffonde i dati sui veicoli commerciali immatricolati in Italia a febbraio. Attesi i conti di Banca Generali.

In Germania gli ordini all’industria hanno registrato a gennaio un +1,4% su
mese, a fronte di attese a +0,7% dopo la flessione dell’1,9% di dicembre.
Jerome Powell ha dichiarato ieri che si aspetta un aumento dell’inflazione nei
prossimi mesi. Ma che questo non sarà motivo sufficiente per indurre la Fed ad
abbandonare la sua attuale politica ultra-accomodante: “saremo pazienti”.

La dichiarazione, per quanto netta, non è riuscita a rassicurare i mercati, preoccupati dal rialzo del costo del debito che potrebbe intaccare una ripresa ancora fragile. Il Fomc si riunirà il 16-17 marzo.

Sul fronte interno, con una mossa a sorpresa destinata a non avere ripercussioni
sulla tenuta del governo Draghi, Nicola Zingaretti ha annunciato ieri le sue
dimissioni da segretario del Pd. Il partito si riunirà il 13 e 14 marzo in assemblea
nazionale. Intanto ieri il Consiglio dei Ministri ha deciso di rinviare all’autunno
le elezioni amministrative a causa dell’aggravarsi della situazione delle infezioni.

L’incremento dei tassi dei Treasury ha rafforzato il dollaro, balzato ai massimi
da 3 mesi contro un basket delle principali divise. La forza del biglietto verde
penalizza anche l’euro, tornato sotto quota 1,20 dollari, a 1,1950.

Prezzi del petrolio in rialzo dopo la decisione di Opec ed alleati di non
aumentare l’offerta in aprile, in attesa di una più sostenuta ripresa della
domanda intaccata dall’emergenza Covid. Il futures sul Brent guadagna il 1,80%
a USD 67,90 il barile, al Nymex il Wti Usa +1,50% a USD 64,80.

Stamane il Bund future marzo ha aperto in calo di 44 tick a 173,83.

Il Btp future cede 43 bp a 149,72. Lo spread Btp/Bund riparte da 107 pts, con il rendimento del nostro Btp decennale allo 0,75%.

Visto il successo della sua prima emissione, il Tesoro riaprirà sicuramente il Btp verde aprile 2045 che ha raccolto mercoledì richieste per oltre EUR 80 mld da 530 investitori, ha dichiarato il responsabile del debito Iacovoni. Il 73,7% del titolo, collocato per EUR 8,5 mld, è andato a investitori stranieri. Atteso in serata l’annuncio sui quantitativi del Bot annuale che andrà in asta mercoledì prossimo.

Apertura in calo per le borse europee sulla scia delle chiusure negative di Wall Street e delle borse asiatiche, con i principali indici EU e Piazza Affari che
perdono circa un punto percentuale nelle prime battute. In calo i titoli bancari,
Enel, Nexi, Poste, Recordati, Leonardo e Unipol. In rialzo Eni, Tenaris e Saipem.

Chiusura debole stamane per le borse asiatiche, con l’indice Nikkei 225 della
borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in ribasso dello 0,23%, risalendo dai
minimi intraday dopo le rassicurazioni di Kuroda, numero uno della Bank of
Japan, che hanno portato i tassi dei titoli di Stato a 10 anni del Giappone a
scendere al minimo dalla metà di febbraio, attorno allo 0,07%, rispetto allo
0,15% dei massimi intraday di sessione.

Shanghai viaggia intorno alla parità, Hong Kong -0,23% dopo che il premier cinese Li Keqiang ha annunciato un target 2021 di crescita per il Pil della Cina superiore al 6%, Sidney è in calo dello 0,74%, Seoul arretra dello 0,57%.

Wall Street ha chiuso negativa ieri, con l’indice Dow Jones che ha perso
l’1,11%, S&P 500 -1,34% e Nasdaq Composite -2,11%. Non è riuscito invece a
smorzare i timori di Wall Street il numero uno della Fed Powell, che non ha
indicato nessuna strategia per placare le preoccupazioni di una eventuale
brusca impennata dell’inflazione Usa, che rischierebbe di tradursi in una fase di
tapering e di successivo rialzo dei tassi sui Fed funds.

I rendimenti sono saliti così fino all’1,5762%. Continua a soffrire il comparto tecnologico mentre il settore energetico si è avvantaggiato del rally del greggio. Tra i titoli, il retailer d’abbigliamento American Eagle Outfitters +8,89% dopo una trimestrale sopra le attese, così come la catena di grandi magazzini Burlington Stores +11,10%. Il produttore di semiconduttori Marvell Technology perde il 12%.


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