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Avanza senza tregua il boom tecnologico verso l’evoluzione del mondo “intelligente” dell’artificial intelligence (Ai) e continua l’incredulità di molte persone sballottate dall’accelerazione delle richieste dei nuovi prodotti.

Dopo un periodo di naturale atteggiamento ostile, o perlomeno dubbio, verso la nuova tecnologia, la domanda che tutti si stanno ponendo è se la richiesta di “rivoluzione artificiale” corrisponderà anche all’avanzamento del progresso reale. Ma la domanda è retorica. Non si ferma il progresso, lo si può solo rendere amico, più vicino, eliminando i rischi di usi impropri e cogliendo le opportunità a favore dell’umanità.

A parlare delle nuove tecnologie e di come si possono utilizzare, per garantirne le migliori condizioni, sia per lo sviluppo, sia per l’uso, saranno i numerosi official speaker internazionali che anche quest’anno saliranno sul palcoscenico dell’Annual summit del World protection forum™, l’11 novembre prossimo.

CHE COSA SI PUÒ MIGLIORARE

Nell’ambito dell’Osservatorio del rischio, questa edizione propone un focus su un evento dedicato allo scambio di reali esperienze, a casi pratici di applicazione di questi e altri strumenti digitali. Ci sarà una dedizione particolare a comprendere che cosa si può migliorare e come salvaguardare l’uomo, i suoi ecosistemi naturali, economici e digitali, esplorando contemporaneamente i nuovi orizzonti del progresso scientifico. 

La 5° edizione del World protection forum™ da quest’anno diventa evento di stato della Repubblica di San Marino. Da tempo, infatti, la piccola repubblica si impegna a promuovere iniziative legate a temi di innovazione, crescita, tecnologia e proattività. A promuovere questa strategia è Fabio Righi, ministro dell’industria, dell’artigianato e del commercio, della ricerca tecnologica, della semplificazione normativa, che in una recente intervista ha spiegato che considera «fondamentale l’innovazione dell’intelligenza artificiale e della “space economy”, ma, soprattutto, l’importanza di coltivare un ambiente favorevole all’innovazione e al progresso promuovendo la cooperazione tra settori, istituzioni e paesi».

Andrew Ng, professore all’Università di Stanford, invitato al World protection forum™, sostiene che non si può tornare indietro da una tale rivoluzione tecnologica. Il docente, uno dei più grandi esperti di Ai al mondo, afferma che «l’intelligenza artificiale è la nuova elettricità», sottolineando l’impatto di essa su tutti i settori, che è simile a quello avuto dall’elettricità oltre 100 anni fa. 

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Redazione

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