Isabelle Vic-Philippe, head of Euro Aggregate di Amundi, risponde alle domande di Fondi&Sicav sulle obbligazioni inflation linked

“La zona euro rappresenta un’area di valutazioni a sconto”, commenta Isabelle Vic-Philippe, Amundi

L’inflazione sembra dare qualche segnale di risveglio in alcuni paesi del mondo industrializzato. Credete che l’attuale scenario di riferimento presenti fattori a sostegno di una ripresa dei prezzi al consumo?

L’inflazione complessiva sta aumentando nella maggior parte dei Paesi a causa del forte aumento del prezzo del petrolio rispetto allo scorso anno. Questo trend dovrebbe risultare temporaneo – a meno che il prezzo del petrolio non si riposizioni su un trend rialzista – e l’inflazione complessiva potrebbe quindi convergere nuovamente verso l’inflazione core. Pertanto, in questo contesto sarà essenziale valutare l’evoluzione dell‘inflazione sottostante. Generalmente in una fase avanzata del ciclo economico tendono a sorgere pressioni inflazionistiche: di fatto i salari stanno registrando una tendenza al rialzo nei Paesi industrializzati e, di conseguenza, l’inflazione core sta crescendo. La previsione di un’estensione del ciclo economico nel 2020 associata alla riduzione dei dazi che ostacolano il commercio globale ha rappresentato un chiaro sostegno a questa dinamica. Auspichiamo a questo riguardo che la diffusione del coronavirus sia solo temporanea e non metta a rischio tale estensione del ciclo.

Nell’ipotesi di un’accelerazione dell’inflazione, quali tipologie di inflation linked bond (per Paesi, scadenze e rating) ritenete siano da privilegiare? Oltre ai bond legati all’inflazione, quali sono, a vostro giudizio, le opzioni a disposizione degli investitori per tutelarsi da un ritorno dell’inflazione?

Privilegiamo in particolar modo l’inflazione della zona euro e degli Stati Uniti per motivi leggermente differenti. Il driver comune sono le attraenti valutazioni delle obbligazioni indicizzate all’inflazione. Non vi è più alcun premio di inflazione incorporato nelle obbligazioni indicizzate all’inflazione in questi mercati poiché le aspettative di inflazione sono totalmente in linea con l’inflazione sottostante. In precedenza, gli investitori erano abituati a pagare un premio per proteggere il proprio portafoglio; ma non è più così. La zona euro rappresenta un’area di valutazioni a sconto, mentre fattori di supporto – aumento dei salari, dinamica della crescita, margine della politica monetaria – sono più evidenti negli Stati Uniti.
Non abbiamo convinzioni forti per quanto concerne la scadenza. I prezzi del petrolio sono molto sensibili a qualsiasi flessione della crescita e potrebbero rimbalzare bruscamente in caso di un impatto neutrale o comunque non negativo del coronavirus sulla crescita. In tal caso, le obbligazioni a breve termine legate all’inflazione ne trarranno i maggiori benefici. Ad ogni modo, le curve delle aspettative sull’inflazione sono molto piatte e l’accelerazione dell’inflazione si estenderà lungo la curva. Quando il mercato sarà certo che tale accelerazione sia duratura, allora la curva delle aspettative di inflazione dovrebbe irripidirsi, determinando una migliore performance delle obbligazioni a lungo termine indicizzate all’inflazione.
Quando l’inflazione tornerà, gli investitori dovranno ridurre l’esposizione alla duration e/o la scadenza dei loro investimenti. Le curve dei rendimenti sono piatte poiché il premio relativo alla scadenza è scomparso da tempo in un contesto caratterizzato da bassa inflazione.


Unknown's avatar
Stefania Basso

Laureata all'Università Statale di Milano, dal 2006 collaboro con Fondi&Sicav. Lunga esperienza nel settore del risparmio gestito come marketing manager presso Franklin Templeton Investments e J.P. Morgan Fleming Am a Milano e a Lussemburgo. Breve esperienza presso Lob Media Relations come ufficio stampa per alcune realtà finanziarie estere. In tutto il mio percorso professionale ho lavorato a stretto contatto con persone provenienti da diverse parti del mondo, che mi hanno permesso di avere un approccio dinamico e stimolante e di apprendere attraverso il confronto con realtà differenti.