Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

Il dato sull’inflazione USA in frenata, diffuso ieri, è stato accolto bene dai mercati ma dovrà trovare conferme per fermare la mano della Fed. Sono stati rapidi nel chiarirlo alcuni funzionari della Banca centrale USA. Una delle conferme potrebbe arrivare oggi se le nuove richieste di sussidi di disoccupazione, in uscita alle 14:30, saranno più deboli delle previsioni a 250.000 contro i 248.000 precedenti. Di prima mattina è stata la Gran Bretagna a essere osservata speciale: il PIL a maggio ha segnato un arretramento dello 0,1% contro -0,3% atteso, con un dato che si è contratto anche su base annua a -0,4% contro attese a -0,7%; i prezzi del settore servizi sono rimasti fermi contro stime a -0,4%; in calo la produzione industriale che a maggio ha segnato -0,6% versus un consensus a -0,4%.

Appena pubblicati i prezzi al consumo in Francia relativi a giugno. Su base mensile l’inflazione è salita dello 0,% tornando positiva dopo -0,1% e oltre le attese a +0,2%. Su base annua i prezzi crescono del 4,5% contro previsioni a +5,3%. Alle 11:00 l’eurozona diffonderà le previsioni economiche e la produzione industriale di maggio, prevista in aumento dello 0,3% mensile. Stimato in contrazione il dato a/a a -1,2%. Alle 13:30, infine, attenzione alle minute della BCE.

Dollaro sulla difensiva nei mercati valutari con gli investitori che iniziano a pensare che il rialzo dei tassi Fed di luglio potrebbe essere l’ultimo. Ne hanno beneficiato tutte le altre valute. L’euro si è riportato oltre 1,11 sui massimi dall’aprile scorso. Contro il franco svizzero il dollaro è tornato ai livelli del gennaio 2015 mentre continua a macinare terreno lo yen.

I rendimenti dei titoli di Stato si sono contratti lungo tutta la curva sia in Europa che negli USA dopo il dato sui prezzi al consumo USA ma oggi attenzione alle minute dell’ultima riunione della BCE.

Le Borse europee hanno aperto le contrattazioni poco mosse dopo il rally della vigilia. Il FTSE Mib ha segnato comunque, in apertura, i nuovi massimi dal settembre 2008. Sul FTSE Mib solo Moncler mette a segno un rialzo superiore al punto percentuale in avvio di seduta. Anche in coda, solo Cnh Industrial arretra di oltre l’1%.

È proseguito anche nella seduta di giovedì il rally delle Borse asiatiche, trainato in particolare dalla tecnologia che in questo momento, oltre a beneficiare delle previsioni di una minore rigidità delle autorità di Pechino nei confronti del settore, ha trovato motivi per salire nel dato inferiore alle attese sull’inflazione USA.

Il Nasdaq è tornato protagonista nella seduta di metà settimana dopo il dato sull’inflazione USA. Al suo interno si sono messe in luce, in particolare, Microsoft e Netflix. Mentre il colosso di Redmond ha beneficiato della decisione di un Tribunale USA di respingere la richiesta antitrust di bloccare l’OPA su Activision, Netflix è stata promossa dagli analisti di UBS che ne hanno alzato il target price a 525 da 390 dollari. In vista delle trimestrali, che verranno diffuse a partire da domani, si è mosso bene il settore bancario, in particolare le banche regionali.


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