Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit
La settimana macroeconomica si conclude con una serie di dati interessanti sull’economia reale degli Stati Uniti. Prima di approdare Oltreatlantico, tuttavia, c’è da segnalare il nuovo allarme inflazione in Giappone, con i prezzi al consumo che nel mese di ottobre sono saliti del 2,7% a/a dal 2,4% precedente e al 3,3% nell’area di Tokyo contro attese a 2,8%.
Positivo invece il dato sui profitti delle aziende industriali cinesi, cresciuti in settembre ma sui dodici mesi ancora negativi per il 9% contro il -11,7% di agosto. In Italia alle 10:00 vengono diffusi gli indici di fiducia dei consumatori e delle imprese per ottobre, attesi rispettivamente a 105,2 da 105,4 e a 96 da 96,4. Alle 14:30 i primi due importanti indicatori dagli USA.
L’indice prezzi spese personali di settembre dovrebbe essere aumentato dello 0,3%, in accelerazione da 0,1% precedente su base mensile (+3,7% da +3,9% a/a). L’indice prezzi PCE è atteso invece a +3,5% da +3,4% precedente mentre i redditi personali sono visti stabili a +0,4%. Alle 16:00 le attese di inflazione a 5 anni dell’Università del Michigan per ottobre si dovrebbero attestare a +3%, in salita da +2,8% mentre l’indice di fiducia calcolato dalla stessa Università è previsto a 63 da 68,1.
Il dollaro è tornato a rafforzarsi sulla base dei dati economici USA ancora forti e oggi lo scenario potrebbe replicarsi. A sostegno del biglietto verde anche il ruolo di valuta rifugio mentre l’usd/jpy rimane in area 150 con il ministro delle Finanze giapponese Shunichi Suzuki che ha minacciato un intervento sul mercato dei cambi. In rialzo il petrolio.
La BCE ha confermato il programma di reinvestimento dei titoli acquistati nell’ambito del programma PEPP fino a fine anno. Un aiuto per i Btp chiamati oggi a un nuovo rating test, quello di DBRS.
Apertura variata per le Borse europee con gli indici periferici che performano meglio, favoriti dalla conferma del reinvestimento dei titoli PEPP fino a fine anno da parte della BCE. Sul FTSE Mib torna a salire Saipem, con il petrolio, dopo il forte calo delle ultime sedute. Crolla Moncler, sospesa, dopo la trimestrale e le bocciature degli analisti.
Rimbalzo per le Borse asiatiche in chiusura di settimana ma in molti casi, come per Seoul, insufficienti a recuperare i ribassi dell’ottava. I sostegni sono arrivati dalle trimestrali tech USA con Amazon che non ha deluso. Gli indici cinesi che hanno beneficiato del secondo mese di miglioramento consecutivo dei profitti delle imprese.
Finora le trimestrali delle Big Tech USA non hanno convinto (vedi Alphabet e Meta Platforms) e hanno segnato la strada del ribasso per l’indice Nasdaq Composite. Solo Microsoft e ieri Amazon hanno portato un sorriso sulle labbra degli investitori. Ma la trimestrale del gruppo di Jeff Bezos è arrivata dopo la campanella di chiusura a Wall Street e non ha potuto evitare un nuovo ribasso. Favorito peraltro dal nuovo rialzo dei rendimenti sui Treasury. Oggi in campo ExxonMobil con utili per azione attesi a 2,37 dollari e ricavi a 94,06 miliardi di dollari e Chevron con, rispettivamente, 3,6 e 51,36.
Redazione
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