Piazza Affari perde lo 0,03%. Negativi i titoli bancari. Attesa per il dato sull’inflazione italiana. Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit
Male Amplifon, Buzzi Unicem, A2A, Nexi e Campari. Bene Iveco Group, Terna, Italgas e CNH Industrial.
Borse asiatiche positive
Azionariato asiatico positivo stamane, con il Nikkei 225 della borsa di Tokyo in rialzo dell’1,20%, Hong Kong in rialzo dello 0,40%, Shanghai in rialzo dello 0,77%, Seoul sale dello 0,84% e Sidney dello 0,67%. Dopo una partenza d’ottava contrastata per Wall Street, alla riapertura degli scambi sui mercati asiatici la tendenza è stata invece di generalizzato recupero. L’Ucraina resta sotto i riflettori, dopo una prima fase di negoziati che non ha fornito particolari speranze mentre l’invasione da parte di Mosca prosegue. Mentre Seoul rimane chiusa per la celebrazione del Samiljeol (il Movimento del 1° marzo 1919 che diede di fatto l’avvio dell’indipendenza della Corea dal Giappone), la tendenza in positivo è confermata.
Wall Street negativa
Complessivamente negativa la chiusura di Wall Street. Il Dow Jones ha perso lo 0,49%, l’S&P 500 lo 0,24%, solo il Nasdaq Composite in rialzo dello 0,41%. La Borsa di New York ha chiuso l’ultima seduta del mese di febbraio in ordine sparso nel primo giorno di colloqui tra Russia e Ucraina con Kiev che chiede il cessate il fuoco immediato ed il ritiro delle truppe dal paese. Acquisti sui titoli del settore della difesa, delle forniture militari e della sicurezza informatica. Soffrono le banche penalizzate dalle dure sanzioni contro la Russia. Tra gli altri titoli in evidenza Renewable Energy +40,38%. Chevron (+1,44%) ha messo sul piatto USD 61,5 per azione in contanti per l’acquisto del gruppo delle energie rinnovabili.
Agenda Finanziaria
L’agenda macro di oggi, martedì 1 marzo, presenta diverse indicazioni interessanti. Gli sviluppi geopolitici in Ucraina continuano a dominare la scena. Intanto dal fronte macro giungeranno alcune indicazioni. Previsti nel corso della mattina l’indice Pmi manifatturiero e l’inflazione in Italia, mentre nel pomeriggio da monitorare la lettura preliminare dell’inflazione in Germania, che potrebbe dare qualche anticipazione al dato sui prezzi nell’Eurozona, in uscita domani. Dagli Stati Uniti giungerà l’indice Ism manifatturiero. Sul fronte europeo, secondo quanto comunicato dall’Ufficio nazionale di statistica di Ankara, nel quarto trimestre 2021 il Pil della Turchia è rimbalzato del 9,1% annuo, in accelerazione rispetto al 7,5% precedente (22,0% nel secondo) e contro il 9,0% atteso dagli economisti.
Per quanto riguarda il fronte asiatico, recupero in febbraio per l’attività manifatturiera di Pechino. L’indice Pmi della Cina elaborato da Markit/Caixin è infatti salito a 50,4 pts dai 49,1 pts di gennaio (50,9 pts in dicembre), tornando dopo solo un mese sopra la soglia di 50 pts che separa espansione da contrazione. Il dato si confronta con il declino a 49,9 pts del consensus. Frenata per l’attività manifatturiera del Giappone, che rimane comunque sopra la soglia di 50 pts che separa crescita da contrazione per il tredicesimo mese consecutivo (dopo una striscia negativa durata 22 mesi). In febbraio l’indice Pmi Jibun Bank stilato da Markit ha infatti segnato un declino a 52,7 pts dai 55,4 pts di gennaio (54,3 pts in dicembre), quando si era attestato sui massimi dai 55,5 pts del febbraio 2014. Il dato è inferiore ai 52,9 pts della lettura preliminare.
Petrolio positivo
Derivati sul greggio positivi stamane. Il futures sul Brent guadagna l’1,90% a USD 99,83 il barile, mentre WTI Usa sale dell’1,57% a USD 97,22.
Petrolio positivo
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Redazione
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