Apertura positiva per le borse europee, con Piazza Affari che guadagna lo 0,61%. Sul fronte asiatico, si assiste a una moderata frenata per l’attività manifatturiera del Giappone. Positiva la chiusura di Wall Street. Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

Piuttosto ricca di dati l’agenda macro di oggi, martedì 4 gennaio.

Sul fronte europeo, nel mese di novembre le vendite al dettaglio della
Germania sono salite dello 0,6% su base mensile, facendo decisamente meglio
rispetto alla flessione pari a -0,5% attesa dal consensus e migliorando rispetto al
calo precedente di ottobre (-0,3%). Su base annua, il dato è sceso del 2,9%,
rispetto al -4,9% stimato e allo stesso ritmo di ottobre. Secondo quanto
comunicato dal British Retail Consortium, in dicembre i prezzi nei negozi della
Gran Bretagna sono saliti a perimetro costante dello 0,8% annuo, in
accelerazione rispetto allo 0,3% di novembre (0,4% la flessione di ottobre),
quando era stato registrato il primo incremento dall’aprile 2019.

Da oltreoceano, Markit Economics ha pubblicato la lettura definitiva dell’Indice
PMI Manifatturiero relativo al mese di dicembre, in calo marginale a 57,7 pts
dai 58,3 di novembre (consensus e dato flash a 57,8 pts). Il Census Bureau ha
reso noto che la spesa per le costruzioni e’ cresciuta dello 0,4% a novembre
dopo essere aumentata dello 0,4% a ottobre (dato rivisto da +0,2%), risultando
inferiore alle attese degli economisti fissate su un incremento dello 0,6%.

Sul fronte asiatico, si assiste a una moderata frenata per l’attività
manifatturiera del Giappone, che rimane comunque sopra la soglia di 50 pts
che separa crescita da contrazione per l’undicesimo mese consecutivo. In
dicembre l’indice Pmi Jibun Bank stilato da Markit è infatti calato a 54,3 pts dai
54,5 pts di novembre (53,2 pts in ottobre), quando si era attestato sui massimi
dai 54,8 pts del gennaio 2018. Si registra, inoltre, una frenata per l’attività
manifatturiera dell’Australia, che si conferma comunque per il diciannovesimo
mese consecutivo sopra la soglia di 50 pts che separa espansione da
contrazione. L‘indice Pmi Ihs Markit dell’Australia è infatti calato in dicembre a
57,7 pts dai 59,2 pts di novembre (58,2 pts in ottobre), sopra però ai 57,4 pts
della lettura preliminare.

Il cross euro/dollaro vale 1,1283, in calo di 0,01%, mentre il cambio euro/yen si
attesta su 130,54, in rialzo di 0,38% e il cambio usd/jpy scambia a 115,79 in
rialzo di 0,41%.

Derivati sul greggio negativi stamane. Il futures sul Brent perde lo 0,35% a
USD 78,70 il barile, mentre WTI Usa scende dello 0,30% a USD 75,85.

Stamane il Bund future ha aperto a 170,78, il Btp future a 146,68. Lo spread
Btp/Bund riparte da 135 pts, con il rendimento del nostro Btp decennale
all’1,211%.

Apertura positiva per le borse europee, con Piazza Affari che guadagna lo
0,61%. Bene i titoli bancari. Bene anche Iveco Group, Moncler, Ferrari, Amplifon
e Leonardo. In calo solo CNH Industrial.

Azionariato asiatico misto stamane, con il Nikkei 225 della borsa di Tokyo
che guadagna l’1,77%, Hong Kong che cala dello 0,10%, Shanghai dello
0,20%, Seoul sale dello 0,02%, Sidney in rialzo dell’1,95%. Fattori contrastanti
guidano i mercati: da una parte l’ottimismo derivante dai nuovi massimi toccati
da Wall Street, dall’altra i timori per la variante Omicron. I contagi, come pure i
decessi, sono stati più limitati in Asia rispetto a Usa e parti dell’Europa ma
crescono le preoccupazioni per l’inevitabile impennata anche nella regione
proprio a causa del prevalere della Omicron.

Positiva la chiusura di Wall Street. Il Dow Jones è salito dello 0,68%,
l’S&P500 ha guadagnato lo 0,64%. In rialzo dell’1,12% il Nasdaq. La Borsa di
New York ha chiuso la prima seduta del 2022 in rialzo sostenuta dai minori
timori da parte degli investitori sulla variante Omicron.

Tra i titoli in evidenza Tesla +13,53%. Il produttore di auto elettriche ha
registrato un nuovo record di consegne nel quarto trimestre e nell’intero 2021
battendo di slancio le attese di Wall Street.
McDonald’s +0,18%. Piper Sandler ha alzato il rating sul titolo della catena di
fast-food a “overweight” da “neutral”. Apple +2,50%. Il gruppo di Cupertino ha raggiunto per la prima volta USD
3.000 mld di capitalizzazione.


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Redazione

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