Il 2021 sarà caratterizzato da una maggiore selezione tra vincenti e perdenti all’interno di ogni sub settore. Tommaso Procopio, gestore Zest

A dispetto delle tensioni politiche interne al Paese e degli effetti nefasti imputabili alla diffusione del Covid-19, il sentiment rialzista sui titoli tecnologici Usa continua ad essere spumeggiante. Cosa vi aspettate per il 2021?

Per il 2021 ci aspettiamo che i titoli del settore tecnologico americano continuino il loro trend rialzista. Nel 2020 abbiamo assistito ad una forte concentrazione del a domanda su pochi titoli del settore tecnologico ad elevata capitalizzazione nella prima metà dell’anno.

Nella seconda parte del 2020 sono stati interi sub settori di società tecnologiche di media e piccola capitalizzazione. Riteniamo che il 2021 sarà caratterizzato da una maggiore selezione tra vincenti e perdenti all’interno di ogni sub settore e tra diversi sub settori tecnologici. Sarà dunque importante attuare un ‘asset allocation’ vincente tra sub settori e una attività di stock picking vincenti.

La capitalizzazione dei titoli tecnologici Usa ha superato quella dell’intero mercato azionario europeo. La capitalizzazione della sola Apple vale quanto il Pil italiano. E’ tutto oro quel che luccica?

La capitalizzazione dei titoli tecnologici americani riflette la loro capacità attuale e futura di generale flussi di cassa in un ambiente di tassi di interesse prossimi allo zero. Si prevede che Apple generi nel 2021 quasi 75 miliardi di USD di free cash flow circa il 3,5% di rendimento sull’attuale capitalizzazione e continui non solo a farlo in maniera stabile nei prossimi anni ma che possa accelerare e diversificare le proprie fonti di ricavo. (Microsoft 50miliardi di USD e Google 36 miliardi).

Queste società non sono solo delle multinazionali capaci di generare ricavi in tutto il mondo dall’Italia all’India ma sono anche delle opzioni molto convenienti su uno sviluppo tecnologico digitale in accelerazione e soprattutto generano oggi stesso rendimenti molto alti in relazione ai tassi di rendimento di mercato.

In generale la domanda di titoli tecnologici pensiamo rimarrà elevata dal momento che gli investitori conoscono ormai bene la loro capacità di generare alti margini ed in futuro alti cash flows ed hanno assistito nell’ultimo anno ad una accelerazione strutturale della digitalizzazione dell’intera economia mondiale.


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Rocki Gialanella

Laurea in Economia internazionale presso l’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’. Ho abbracciato il progetto FondiOnline.it nel 2001 e da allora mi sono dedicato allo sviluppo/raggiungimento del target che ci eravamo prefissati: dare vita a un’offerta informativa economico-finanziaria dal linguaggio semplice e diretto e dai contenuti liberi e indipendenti. La storia continua con FONDI&SICAV.