La reazione dei mercati asiatici all’elezione di Trump non è stata drammatica, anche se la performance in Usd è stata negativa. James Cook, Investment Director Global Emerging Markets di Federated Hermes

Ciò che pesa sulle piazze finanziarie è l’incertezza legata a come evolverà la situazione nel 2025. La retorica del futuro presidente degli Usa sui dazi preoccupa la regione, in particolare la Cina, dove l’andamento dei consumi rimane discontinuo.

Cosa succederà nel prossimo futuro?

Secondo Cook, c’è un generale consenso che i dazi saranno aumentati, in particolare nei confronti di Pechino, ma rileva contestualmente che le aziende cinesi si sono oramai adeguate a un contesto di frizioni commerciali, in atto dal 2018, e hanno diminuito l’esposizione delle loro esportazioni verso gli Usa, dirottandole nei confronti di altri paesi. Come la situazione sarà gestita in futuro è ancora incerto, ma un aumento delle tariffe al 60% potrebbe avere un impatto negativo sul Pil cinese di circa un punto percentuale. Tuttavia, è possibile che, da questo punto di vista, ci potrebbero essere delle sorprese in termini di nuove misure di stimolo da parte del governo cinese. Per quanto riguarda invece il resto della regione asiatica, Cook ritiene che le economie non solo sono in buona salute, ma in alcuni segmenti di mercato, come nel caso della tecnologia front end in paesi quali Taiwan e Corea del sud, detengono posizioni dominanti che sarebbero difficili da sostituire.

Dove investire nella regione asiatica?

Federated Hermes, alla luce anche del contesto attuale, privilegia le aziende che non entrano in diretta competizione con gli Stati Uniti. Ad esempio, all’interno dei settori dei beni strumentali e dell’alimentazione elettrica la Cina detiene una posizione dominante. Detto ciò, l’asset manager è consapevole della delicata fase che il Dragone sta attraversando nello sforzo di riequilibrare la propria economica, su cui negli anni ha pesato molto il settore immobiliare, oggi in crisi. Tuttavia, le aspettative sono che il governo farà di tutto per sostenere l’attività del Paese nel 2025. Nel frattempo, come rimarcato da Cook, la strategia d’investimento è quella di concentrarsi sulle valutazioni dei titoli e trovare le opportunità più interessanti, al di fuori delle più note azioni cinesi.

L’India è in una posizione privilegiata, grazie anche agli investimenti delle società multinazionali, ma le valutazioni sono elevate e potrebbe esserci un indebolimento degli utili. Inoltre, il mercato tratta a multipli più elevati dell’indice S&P500.

La Corea del Sud ha deluso molto, soprattutto se si raffronta la performance del mercato azionario con quello di Taiwan, dove ha brillato Tsmc, mentre Samsung Electronics ha profondamente deluso. Quest’ultima ha un valore di libro di 0,9 e ha di recente annunciato un corposo piano di riacquisto delle azioni proprie. L’asset manager ritiene che lo sconto cui tratta il mercato nel suo complesso, a causa dell’atteggiamento pregiudiziale con cui i chaebol trattano gli azionisti, sia comunque interessante, soprattutto se dovesse prendere abbrivio il “Value-up Programme”.


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Pinuccia Parini

Dopo una lunga carriera in ambito finanziario sul lato, sia del sell side, sia del buy side, sono approdata a Fondi&Sicav