Previsto un lieve rallentamento, confermando però le forti pressioni inflazionistiche viste negli ultimi mesi. Apertura mista per le borse europee. Corporate Usa: avvio delle trimestrali. Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

 

Agenda macro ricca di appuntamenti. Il market mover di oggi è rappresentato dal dato sull’inflazione degli Stati Uniti a giugno che dovrebbe evidenziare un lieve rallentamento, confermando però le forti pressioni inflazionistiche viste negli ultimi mesi.

Gli economisti si aspettano che i prezzi al consumo segnino a giugno un rialzo mensile dello 0,4% e annuo del 4,0%, dopo due mesi consecutivi di forti incrementi. Qualsiasi segnale che l’inflazione possa essere più persistente di quanto previsto potrebbe alimentare le aspettative che la Fed esca prima di quanto atteso dall’attuale stance ultra-dovish. Al contrario, dati piu’ benigni potrebbero portare gli investitori a pensare che la banca centrale possa permettersi di mantenere tale quadro di politica loose piu’ a lungo.

L’agenda macro di oggi prevede anche la riunione dell’Ecofin, che dovrebbe approvare oggi a Bruxelles i 12 piani nazionali di ripresa e resilienza (Pnrr), compreso quello dell’Italia, che sono stati presentati entro il termine indicativo di fine aprile, e poi valutati positivamente dalla Commissione europea. Altri dati macro in arrivo saranno i prezzi al consumo finale di giugno della Francia, le vendite al dettaglio di giugno della Gran Bretagna e i dati sulle scorte settimanali di prodotti petroliferi API in arrivo dagli Usa.

Il cross euro/dollaro è a 1,186, in rialzo di 0,01%; il cambio euro/yen è a 130,90 mentre il dollaro contro yen scambia a 110,44.

Sul fronte petrolifero, non riescono a ricomporsi per ora, nonostante gli
sforzi diplomatici russi, le divisioni tra Arabia saudita e Emirati arabi uniti
che la scorsa settimane hanno impedito un accordo per incrementare la
produzione di petrolio, mentre appare poco probabile una nuova riunione sul
tema questa settimana. I futures sul Brent scambiano in ralzo dello 0,20% a
USD 75,47 il barile, mentre al Nymex il Wti Usa è in rialzo dello 0,40% a USD
74,45.

Stamane il Bund future giugno ha aperto invariato a 174,05, il Btp future
guadagna 1 bp a 152,61. Lo spread Btp/Bund riparte da 104 pts, con il
rendimento del nostro Btp decennale allo 0,73%. Appuntamento con le aste a
medio/lungo di meta’ mese, con un calendario ricco stamani, che vede tra
l’altro l’emissione via sindacato da parte dell’Ue di un nuovo bond a 20 anni e di
un nuovo decennale, nell’ambito rispettivamente del Next Generation Eu e dello
European Financial Stabilisation Mechanism/Macro-Financial Assistance.

Apertura mista per le borse europee, con Piazza Affari positiva dello 0,10%
in apertura. Negative Madrid e Londra. Positivi i titoli bancari sul Ftse Mib.
Bene Buzzi Unicem, Campari, Exor, Nexi, Telecom Italia, Moncler e CNH. Deboli
Amplifon, Prysmian, Stellantis, Diasorin, Eni ed Enel.

Borse asiatiche in rialzo stamane. L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo
guadagna lo 0,52%, Hong Kong l’1,70% e Shanghai è in rialzo dello 0,35%.
Positiva anche Seoul in rialzo dello 0,80% mentre Sidney è piata a -0,02%. Sul
fronte macro, sono stati diramati in Cina i numeri della bilancia commerciale
di giugno. L’export cinese e’ cresciuto a ritmi superiori alle attese in giugno, tra
gli sforzi di Pechino di contenere gli effetti della pandemia. Le esportazioni
sono balzate del 32,2% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, molto oltre
il rialzo del 23,1% previsto dagli analisti. Le importazioni sono volate del
36,7%, a un ritmo di crescita superiore al +30% stimato.

La settimana inizia per Wall Street con nuovi record storici. Principale
fattore rialzista rimane l’ottimismo per la Corporate America, con l’avvio delle
trimestrali in giornata da parte dei colossi del credito Jp Morgan Chase & Co.
e Goldman Sachs. Il Dow Jones Industrial ha guadagnato lo 0,36%, il Nasdaq
ha avuto un progresso dello 0,21%, rialzo dello 0,35% invece per l’S&P 500.

Tra i singoli titoli da segnalare il rally del 4,38% di Tesla, migliore performer
del Nasdaq e secondo dell’S&P 500. La Germania di prepara a estendere il suo
generoso programma di sussidi all’acquisto di vetture elettriche fino al 2025.
Peggior titolo dell’S&P 500 a -2,76% è invece Hp Inc. L’effetto Covid-19 sulle
vendite di computer starebbe perdendo di forza: nel secondo trimestre le
consegne di pc sono cresciute del 13,2% annuo.


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Redazione

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