Giornata densa di appuntamenti con Lagarde, Schnabel e le minute dell’ultima riunione della Bce. A Piazza Affari male i petroliferi. Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

 

Saranno soprattutto gli Stati Uniti a offrire oggi dati economici di qualche interesse per i mercati finanziari nel corso del pomeriggio, dopo i segnali di decrescita offerti ieri dalle vendite al dettaglio. Per l’Europa, invece, occhi puntati sulla Bce. Alle 11:30, infatti, interverrà a Davos il presidente Christine Lagarde, un discorso tra i più attesi del meeting.

Seguiranno alle 13:30 le minute dell’ultima riunione Bce mentre alle 18:00 parlerà il falco Isabel Schnabel. Potrebbero non essere bei momenti per il Btp italiano. Per il resto non arriveranno altri spunti interessanti dal Vecchio continente. Da segnalare, tra i dati già resi noti, la crescita oltre le attese delle esportazioni giapponesi (+11,5%) ma anche la salita minore delle previsioni delle importazioni a +20,6%. Dall’Australia in crescita le aspettative di inflazione, al 5,6%, stabile la disoccupazione al 3,5% contro attese a 3,4%. Per quanto riguarda infine gli Usa, alle 14:30 il dato sui nuovi permessi di costruzione dovrebbe attestarsi a 1,37 milioni da 1,351 precedente, le richieste di sussidi di disoccupazione dovrebbero uscire a 214.000 da 205.000, le scorte di petrolio greggio dovrebbero essere calate nella settimana di 593.000 barili. Chiude il calendario, alle 19:15, l’intervento di Lael Brainard della Fed.

Della fase di stasi del dollaro stanno approfittando soprattutto lo yen e il franco svizzero. La valuta giapponese ha ripreso a salire dopo la delusione seguita alla riunione della BoJ. Secondo gli investitori, infatti, il cambio nella politica monetaria del Giappone è solo rimandato. Sul mercato delle materie prime petrolio in calo sui timori di recessione nonostante le previsioni di deficit di offerta dell’Aie.

Minute Bce, Isabel Schnabel e aste di titoli di Stato a medio-lungo termine di Francia e Spagna potrebbero turbare la calma del mercato obbligazionario con lo spread Btp-Bund tornato sotto quota 180.

Apertura in tono minore per i mercati azionari europei che partono dalla chiusura negativa di Wall Street. La prudenza è dettata anche dagli appuntamenti con Lagarde, Schnabel e con le minute dell’ultima riunione della Bce. A Piazza Affari male i petroliferi che avevano ben performato nelle passate sedute.

Seduta in ordine sparso per le Borse asiatiche con Shanghai che riesce a strappare un rialzo a pochi giorni dalla chiusura per la festività del Capodanno cinese. Al contrario si indeboliscono Tokyo e Hong Kong sulle preoccupazioni per la recessione dopo i dati deludenti sulle vendite al dettaglio Usa.

Gli indici di Borsa Usa hanno chiuso in negativo e durante la seduta hanno invertito la tendenza dopo una prima parte equilibrata.
Sull’umore ha pesato il dato sulle vendite al dettaglio, inferiore alle attese. A questo dato e al prossimo raggiungimento del tetto sul debito Usa, hanno guardato i mercati, ora più preoccupati della recessione che della dinamica inflazionistica. All’interno dei listini da
segnalare l’exploit di Moderna (+6%) che ha reso noti i risultati, positivi all’84%, dei test sul suo vaccino contro le infezioni respiratorie. Oggi attenzione alle trimestrali di Netflix e Procter&Gamble.


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Redazione

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