A cura di Gilles Guibout, Head of European Equities di AXA Investment Managers
Agosto è stato un mese a tinte forti: i primi giorni sono stati infatti caratterizzati da un forte calo dei mercati azionari a causa dei timori di un atterraggio duro dell’economia americana, o addirittura di un’entrata in recessione, nonché dalla liquidazione dello “yen carry trade” a seguito dell’annuncio del rialzo dei tassi da parte della Banca del Giappone.

Dopodiché, la pubblicazione di dati economici rassicuranti negli Stati Uniti e la prospettiva di un calo dei tassi di interesse hanno tranquillizzato gli investitori e hanno permesso di chiudere il mese con un rialzo degli indici azionari.
Ritmo di allentamento della politica monetaria sotto i riflettori
Dopo i tagli di settembre da parte di Fed e Bce, nelle prossime settimane, il mercato rimarrà concentrato sui dati relativi al mercato del lavoro statunitense (occupazione) e su quale sarà ritmo dell’allentamento della politica monetaria.
Anche se i segnali restano piuttosto positivi riguardo all’evoluzione degli utili societari, i mercati azionari rischiano di restare intrappolati tra l’entità del taglio dei tassi da una parte e l’importanza del rallentamento della crescita economica, dall’altra.
In Europa, l’attenzione si concentrerà sicuramente sulla legge finanziaria francese e sulle sue implicazioni sulla traiettoria del debito, nonché sui possibili aumenti delle tasse.
In queste condizioni e con un contesto politico ed elettorale incerto, a cui si aggiunge un contesto geopolitico ancora molto teso, mantenere una buona diversificazione all’interno del portafoglio ci sembra comunque opportuno.
Redazione
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