L’intervista a Stefano Ghiro, Senior Portfolio Manager di Allianz Global Investors

Nel decennio 2009-2019 il mercato azionario europeo ha sottoperformato quello statunitense e l’indice Msci World di cui fa parte. Credete che i tempi siano maturi per sperimentare un’inversione di tendenza?
La sottoperformance dell’Europa nei confronti degli Stati Uniti si è ampliata negli ultimi anni, grazie soprattutto all’enorme peso di alcuni colossi informatici nell’indice americano e al maggiore peso delle banche in quello europeo. Questa divergenza riporta alla luce un’altra contrapposizione, che recentemente sta molto interessando gli investitori, ovvero quella tra titoli Growth e Value.

Il mercato americano viene spesso associato a un titolo azionario di qualità con crescite superiori alla media, mentre quello europeo a un titolo Value, più ciclico e molto meno caro.
E’ ancora difficile stabilire se questa divergenza, attualmente a massimi storici, sia pronta a essere riassorbita. Sicuramente, quanto più sarà forte la ripresa economica nel 2021, tanto più l’Europa sarà in grado di ben comportarsi e di chiudere il gap di valutazione con gli Stati Uniti, essendo gli investitori meno disposti a pagare un premio di valutazione sull’America in una situazione di crescita degli utili più abbondante e diffusa.
Una carta importante che l’Europa potrebbe senz’altro giocare a proprio favore è rappresentata dalla sua leadership nello sviluppo delle energie rinnovabili e più in generale nel trend della green Economy.
Grazie al piano ‘Next Generation EU’, a politiche fiscali più coordinate e condivise, in grado anche di mutualizzare parte dei debiti, l’Europa può inoltre far fare un passo in avanti alla propria integrazione. Questo processo si associa inevitabilmente a una contrazione dei premi per il rischio. E quindi a valutazioni più sostenute e di conseguenza più simili a quelle americane.
A vostro avviso, quali Paesi e settori hanno le maggiori chance di guidare le performance dell’equity europeo nel prossimo decennio?
Gli ambiti economici dove l’Europa potrà far sentire in futuro la propria voce sono molteplici. Innanzitutto, molte aziende europee detengono una chiara leadership in uno dei trend strutturali più forti. Ovvero la green Economy, sulla quale l’Unione ha individuato una delle proprie priorità di crescita.
In questo ambito, possiamo includere società legate allo sviluppo delle energie rinnovabili. Al rinnovamento delle reti di trasmissione e allo sviluppo della nuova filiera dell’idrogeno verde. Possiamo altresì associare nuovi materiali e sistemi costruttivi più efficienti dal punto di vista energetico. Così come la E-mobility o le utility in grado di dare un contributo alla creazione di una vera economia circolare.
Anche alcune nicchie legate al tema della digitalizzazione, tra le quali per esempio troviamo le piattaforme per sistemi di pagamento digitale, appaiono assai promettenti.
Da un punto di vista più tattico, un eventuale recupero nel 2021 del settore finanziario, sul quale permangono ancora preoccupazioni sul prossimo ciclo di sofferenze bancarie legate alla pandemia, potrebbe dare un ulteriore contributo positivo al mercato europeo. Sia il settore bancario sia quello assicurativo potrebbero beneficiare di capitali propri in eccesso. Di una ripresa della distribuzione dei dividendi e di un processo di consolidamento di tutto il settore. In tutti questi ambiti, molte aziende italiane rimangono al momento ben posizionate per cogliere queste opportunità di sviluppo.
Stefania Basso
Laureata all'Università Statale di Milano, dal 2006 collaboro con Fondi&Sicav. Lunga esperienza nel settore del risparmio gestito come marketing manager presso Franklin Templeton Investments e J.P. Morgan Fleming Am a Milano e a Lussemburgo. Breve esperienza presso Lob Media Relations come ufficio stampa per alcune realtà finanziarie estere. In tutto il mio percorso professionale ho lavorato a stretto contatto con persone provenienti da diverse parti del mondo, che mi hanno permesso di avere un approccio dinamico e stimolante e di apprendere attraverso il confronto con realtà differenti.

