I sorprendenti ottimi risultati delle reti, nonostante un anno difficilissimo per tutti i mercati. A colloquio con Stefano Volpato, direttore commerciale di Banca Mediolanum.

La raccolta della vostra società è stata spinta soprattutto da nuovi clienti o da clienti già acquisiti che hanno incrementato le loro posizioni?

«Abbiamo rilevato una condizione di equilibrio tra i nuovi clienti e quelli che già lo erano. Sicuramente la fiducia di coloro che hanno incrementato la propria quota di portafoglio in Banca Mediolanum e di coloro che hanno iniziato ad avvicinarsi a noi l’anno scorso ci riempie di orgoglio. Ci tengo a evidenziare un dato: il 2022 è stato il nostro migliore anno in termini di acquisizione di nuova clientela. A fine novembre, tra Italia e Spagna, contavamo 155.100 nuovi clienti, che hanno fatto lievitare il dato complessivo a 1.679.500 clienti».

Quali sono stati i vostri consigli a una clientela certamente molto preoccupata?

“Nessuno vuole negare la complessità del momento attuale, ma non si tratta dell’unica crisi degli ultimi 60 anni e anche questa finirà. Può sembrare scontato a mente lucida e in una condizione di serenità d’animo, ma, quando si vive immersi nel presente, continuamente sollecitati da notizie negative che rimbalzano da un mezzo all’altro, si tende a pensare che questa fase sia unica e che durerà decenni. Invece, analizzando gli andamenti dei principali indici di borsa, emerge che i cicli di ribasso sono molto più corti rispetto a quelli di rialzo. Tornando alla domanda, un buon consulente finanziario deve essere in grado, non solo di portare valore aggiunto rispetto ai bisogni e ai progetti di vita e di aiutare le persone ad assumere la giusta prospettiva rispetto al presente, ma soprattutto dare prospettive per il futuro. Fermarsi alle sole notizie quotidiane può creare distorsioni nella percezione della realtà, che si compone anche di tanti imprenditori che tutti i giorni si rimboccano le maniche per le proprie aziende e per tutto l’indotto in cui sono inserite. Finché l’essere umano sarà animato da questo impeto di miglioramento continuo, lo sviluppo economico continuerà a progredire e con esso i mercati azionari che lo rappresentano”.

Avete organizzato eventi che hanno dato buoni risultati? Li state organizzando ancora? Quanto sono strategici per voi?

«Sì, certamente, gli eventi sono l’occasione per raggiungere più persone e insieme riflettere sugli spunti che emergono dall’analisi di economisti, professori universitari ed esperti di geopolitica. A pochi giorni dallo scoppio della guerra abbiamo organizzato una puntata del format “Mediolanum Market Forum” per informare i nostri risparmiatori su che cosa stava accadendo a poche centinaia di chilometri dal nostro confine e sulle ripercussioni in economia e nelle nostre tasche. Questo filone di analisi si è evoluto in un format intitolato “Uno sguardo al futuro” organizzato dall’Università Bocconi di Milano, dal Salone del Risparmio e poi da Roma. A questi incontri nazionali sono seguiti momenti di confronto sul territorio per essere ancora più vicini alle province e ai piccoli centri. Il 13 febbraio, abbiamo realizzato un incontro, sempre di approfondimento e di orientamento delle scelte verso la “giusta prospettiva” (nome degli eventi sul territorio, n.d.r.), che ha collegato tra loro contemporaneamente i teatri e i cinema di 107 città. Contribuire a creare la giusta consapevolezza nelle persone è uno dei compiti fondamentali per un consulente finanziario che voglia veramente fare la differenza per le persone che si affidano a lui».

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Redazione

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