La redazione di Fondi&Sicav ha incontrato Stefano Volpato, direttore commerciale di Banca Mediolanum.

Quali sono i vostri obiettivi di raccolta per il 2022? Quali sono i vostri punti di forza per raggiungere i target che vi siete dati?

«In un anno complesso sotto diversi aspetti come quello che ci siamo lasciati alle spalle, i risultati raggiunti nel 2021 hanno battuto tutti i record realizzati nel 2020. Lo scorso anno tutte le linee di business hanno superato i corrispondenti volumi commerciali dell’intero 2020: la raccolta netta totale ha raggiunto 9,18 miliardi di euro, il nuovo erogato 3,90 miliardi e i premi delle polizze protezione 167,6 milioni di euro. Nell’ambito protezione, nel mondo delle reti, sfioriamo il 100% di quota di mercato, segno che abbiamo a cuore un aspetto fondamentale dell’assetto patrimoniale della famiglia: la protezione dell’individuo e del patrimonio, sulla quale abbiamo l’esclusiva nel mondo delle reti. Risultati eccellenti frutto dello straordinario lavoro fatto nel 2020.

La pandemia ha costretto tutti a ribaltare la scala delle priorità, facendo emergere un grosso bisogno di rassicurazione umana, prima ancora che finanziaria. I nostri family banker hanno svolto un lavoro eccezionale di vicinanza e assistenza continua e continuativa nel tempo, che si è tradotto in fiducia rafforzata e nei numeri poc’anzi descritti. Per il 2022 continueremo la nostra mission di porre i bisogni e i progetti delle famiglie al centro del nostro operato e alla base della loro pianificazione patrimoniale. I risultati commerciali saranno una tangibile conseguenza del nostro modo di intendere e di interpretare la consulenza finanziaria».

Quali sono gli obiettivi sul piano del reclutamento? Puntate a professionisti già affermati e con un buon portafoglio o c’è spazio anche per i giovani che iniziano? Avete preferenze geografiche?

«In questi mesi abbiamo incontrato molti bancari desiderosi di approfondire le caratteristiche del nostro modello organizzativo, perché la realtà in cui stanno vivendo livella verso il basso il loro valore professionale. Anche in questo caso la pandemia ha dato un’accelerazione a riflessioni che stavano maturando in epoca pre-Covid. Con le filiali chiuse, infatti, le banche tradizionali non hanno potuto garantire continuità di servizio e molti addetti si sono visti costretti a rispondere elusivamente ai clienti o a non rispondere affatto. Questa tensione ha accresciuto un senso di malessere già alto per via della ristrutturazione di tutto il sistema tradizionale. In Banca Mediolanum ci sono tutti gli elementi per mettere a frutto l’esperienza acquisita e valorizzare il proprio portafoglio di relazioni, con progetti di carriera condivisi. Ma anche per i giovani c’è ampio margine di crescita. L’anno scorso abbiamo lanciato il progetto Next, volto ad avvicinare brillanti laureati alla consulenza finanziaria attraverso un iniziale master semestrale, organizzato da Mediolanum Corporate University, e un successivo affiancamento sul campo con i nostri migliori professionisti senior.  Alle prime due classi, avviate in Lombardia e in Toscana lo scorso anno, si aggiungeranno tre nuovi master nel corso del 2022 con un numero di partecipanti superiore rispetto al 2021. Questo potenziamento andrà a rispondere a un crescente livello di adesione e interesse da parte dei nostri professionisti senior». 


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Redazione

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