Borse europee positive
Avvio di seduta positivo per le borse europee, con Francoforte, Parigi, Londra e Madrid il rialzo di circa lo 0,50% nelle prime battute, Piazza Affari fa leggermente meglio con un +1%. In buon rialzo quasi tutti i titoli del listino milanese, poco mosse al momento solo CNH Industrial e Fineco.

Recovery Fund
La proposta della Commissione EU prevede EUR 500 mld a fondo perduto e EUR 250 mld in prestiti agli Stati membri per aiutarli dopo la crisi, nell’ambito di un piano di ripresa da complessivi EUR 1.850 mld. La parte più consistente dei EUR 750 mld andrebbero a Italia e Spagna, i Paesi più colpiti dall’epidemia: Roma riceverebbe EUR 82 mld di sussidi a fondo perduto, oltre a EUR 91 mld di prestiti. Intanto Bruxelles chiede ai governi di introdurre nuove tasse dedicate al bilancio Ue per poter ripagare il pacchetto ripresa. Il piano deve comunque essere approvato da tutti i 27 Stati membri e dal Parlamento EU, e la cancelliera tedesca Angela Merkel avverte che le trattative sul fondo EU, che dovrebbe essere operativo dal prossimo 1 gennaio, saranno difficili.

Wall Street ha chiuso in rialzo ieri
Wall Street ha terminato in rialzo ieri, trainata dallo shopping sui titoli finanziari e industriali, mentre debolezza è stata registrata sulle aziende quotate dei settori energia, telecomunicazioni ed Information Technology. Il Dow Jones ha guadagnato il 2,21%, S&P 500 +1,48% e Nasdaq Composite +0,77%. Tra le Blue Chips, JP Morgan Chase ha guadagnato il 5,79%, con a ruota Goldman Sachs +6,94%. Molto bene a fine giornata pure American Express +7,33% mentre nel settore retail Walmart ha segnato il passo con un -1,11%. Anche Twitter in lettera (2,76%) sulle minacce di Donald Trump di chiudere i social media, che censurerebbero i conservatori.

Borse asiatiche contrastate
Chiusura contrastata per le borse asiatiche contrastate stamane, con sotto i riflettori l’escalation delle tensioni Usa-Cina, che si infiamma ulteriormente dopo le dichiarazioni del segretario di Stato Pompeo, secondo cui Hong Kong “non è più autonoma dalla Cina”. Una dichiarazione che prelude al peggio per la città stato, visto che la certificazione di Pompeo al Congresso Usa significa che Hong Kong non merita più il trattamento speciale che la legge Usa le ha fino a oggi accordato. E che le ha permesso di diventare una delle piazze finanziarie più importanti al mondo e sede di diverse multinazionali. Mentre ora tutto è a rischio, ponendo anche le basi per ulteriori sanzioni americane contro Pechino. La borsa di Hong Kong cede l’1%, snobba le tensioni geopolitiche la borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei 225 con un +2,32%, Sidney +1,51%, Shanghai -0,10% e Seoul piatta.

Euro Dollaro a 1,1020
Il dollaro tiene sulle tensioni Usa-Cina, mentre lo yuan offshore oscilla vicino al minimo storico. Euro Dollaro a 1,1020.

Petrolio in calo
Prezzi del petrolio in calo stamane, con gli investitori cauti in vista di una possibile risposta di Trump alla Cina. Il futures sul Brent perde quasi l’1,70% a USD 34,15 al barile, il Wti Usa circa il 2,60% a USD 31,95.

Banca Sud Corea taglia i tassi
La Banca Centrale sudcoreana ha tagliato i tassi di interesse di un quarto di punto portandoli allo 0,5%, il minimo storico. Ha tagliato le stime di crescita per quest’anno a 0,2% (che rappresenterebbe la peggiore contrazione dal 1998) dal 2,1% previsto a febbraio, avvertendo che l’impatto della pandemia sarà più grave per la quarta economia dell’Asia della crisi finanziaria globale del 2008.

Spread Btp/Bund stabile a 191 pts
In apertura dei mercati europei lo spread Btp/Bund è stabile a 191 pts, con il nostro Btp decennale che rende il 1,50%. Domani è in programma l’appuntamento più importante tra i collocamenti di fine mese, il medio-lungo, che vedrà il Tesoro offrire fino a EUR 7,5 mld in Btp a 5 e 10 anni e Ccteu, mentre inizia ad esserci attesa per il nuovo 7 anni.

Agenda finanziaria
Diversi i dati finanziari da monitorare in giornata, tra cui spiccano gli indici di fiducia di Eurozona e il dato preliminare dell’inflazione in Germania. Nel pomeriggio sono previsti alcuni dati di rilievo dagli Usa, come il Pil annualizzato del primo trimestre e gli ordinativi di beni durevoli, oltre alle nuove richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione.


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