Dopo due anni eccezionali per le società di distribuzione di prodotti finanziari, gli obiettivi di crescita per il 2022 (ma molti si muovono con un’ottica pluriennale) continuano a essere molto impegnativi per i manager e per i consulenti che si trovano direttamente a contatto con i clienti. Diciamo pure che, nonostante la pandemia resti un problema non da poco, le reti vedono un futuro roseo, sia sul piano dell’incremento della raccolta, sia su quello degli arruolamenti. Del resto i risultati del 2019 e del 2020 hanno dimostrato che l’intero settore, dopo i primi sbandamenti iniziali, è tra quelli beneficiati dalla rivoluzione portata dal coronavirus.
Sul piano degli arruolamenti c’è da fare una considerazione interessante: praticamente tutte le reti si stanno impegnando a inserire giovani nel loro organico. Fino a pochi anni fa la ricerca di professionisti era incentrata esclusivamente sui grandi portafoglisti, capaci di portare una dote di diversi milioni nella nuova rete. Non è che questo trend sia scomparso, tutt’altro, ma molte energie vengono poste nel creare da zero i professionisti di domani. Non è un cambiamento da poco.
Intervista a Luigi Provenza, chief commercial officer investment & wealth management di Banca Widiba.
Quali sono gli obiettivi sul piano del reclutamento? Puntate a professionisti già affermati e con un buon portafoglio o c’è spazio anche per i giovani che iniziano? Avete preferenze geografiche?
«Per il 2022 ci siamo posti l’obiettivo di reclutare 40 nuovi consulenti finanziari senza una preferenza geografica precisa, anche se, essendo storicamente maggiormente radicati nel Sud Italia, vorremmo puntare a rafforzare la presenza di Banca Widiba in alcune aree del Nord. In particolare, ci aspettiamo di crescere, sia sul fronte dei consulenti provenienti dal mondo bancario, un target per noi molto importante e affine al nostro modello di consulenza, sia su quello dei consulenti finanziari senior con portafogli già esistenti e affezionati al modello di architettura aperta che ci contraddistingue. Continueremo inoltre a puntare sull’inserimento di nuovi consulenti junior. Abbiamo sempre investito molto sui giovani talenti con l’obiettivo di favorire il ricambio generazionale, tanto da avere costituito un’Academy specifica dedicata alla loro formazione. Infine, nel 2022 puntiamo anche ad attrarre manager con esperienza in aree in cui abbiamo una quota di mercato e in cui vogliamo ulteriormente crescere».
Redazione
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