Macro review

Settimana scorsa l’attenzione è stata catalizzata dal pessimo dato sul numero di lavoratori statunitensi che hanno fatto richiesta per i sussidi di disoccupazione. Il dato è salito di altre 5,24 milioni di unità portando il totale delle richieste, nelle ultime 4 settimane, ad oltre 22 milioni di unità, una cifra che è quasi pari al numero netto dei posti di lavoro creati in nove anni e mezzo di ripresa, ossia dalla fine dell’ultima recessione nel 2009 fino all’inizio della crisi.

Obbligazioni

Ottava di pressione sui titoli di Stato italiani per le incertezze sulle conseguenze per l’Italia in caso di rinuncia al Mes e mancata approvazione degli Eurobond. Lo spread con i Bund tedeschi ha allargato sino a 250 punti base. Poi ha ripiegato in area 230 bps con il rendimento del titolo benchmark decennale in area 1,9% dopo aver oltrepassato intraday il 2%. Cassa Depositi e Prestiti ha lanciato una emissione “social bond” in due tranche, dedicata a sostenere le imprese e le pubbliche amministrazioni colpite dall’emergenza coronavirus. L’emissione, destinata a investitori istituzionali, è stata prezzata in due tranche a 3 e a 7 anni, per un ammontare complessivo di €1 miliardo.

Il Tesoro italiano ha comunicato che dal prossimo 18 maggio verrà collocata una nuova emissione del BTP Italia

La durata non è ancora stata definita ma sarà compresa tra i 4 e gli 8 anni. Dopo due mesi di freeze, si è riattivato anche il mercato primario High Yield in Euro grazie ad una emissione della svedese Verisure. Oltreoceano, Ford ha fatto provvista di liquidità prezzando una emissione multitranche in Usd, a 3, 5 e 10 anni, per totali $8 Mld raccogliendo interesse per oltre $40 Mld. Fitch ha downgradato il merito creditizio del Messico a BBB- con outlook stabile. Ha inoltre abbassato a stabile da positivo l’outlook del rating BBB del Portogallo.

Azioni

Wall Street ha archiviato un’ottava molto positiva con l’indice Dow Jones tornato sopra alla soglia dei 24.000 punti, grazie all’ottimismo sulle tempistiche per una eventuale riapertura dell’economia statunitense. Sono state d’aiuto le notizie per cui un farmaco prodotto da Gilead Sciences avrebbe mostrato efficacia nel curare alcuni pazienti di Covid-19 a Chicago. Boeing ha annunciato che potrebbe riaprire alcuni impianti nell’area di Seattle a partire da oggi richiamando al lavoro fino a 27.000 persone. Il DJ è salito del 2,2% nella settimana. L’S&P 500 ha messo a segno un +3% nella settimana. Il Nasdaq, invece, ha guadagnato il 6,1% nel periodo portandosi a pochi punti percentuali dai livelli di inizio anno. Le piazze borsistiche del Vecchio Continente hanno invece archiviato una settimana in ordine sparso poco lontano dalla parità. Fa eccezione di Milano, in calo di oltre il 3%, penalizzata dalle fosche previsioni del FMI e dal marcato rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato.

Valute e materie prime

Il taglio della produzione deciso dall’Opec, e dagli altri Paesi produttori di greggio, non è bastato a rassicurare gli investitori. I volumi dei tagli sono considerati troppo limitati per contrastare il crollo della domanda. Arabia Saudita e Russia hanno segnalato di essere aperte a ulteriori tagli della produzione, dopo che il suddetto accordo non è riuscito a frenare il crollo del prezzo del greggio sceso nuovamente sui minimi dal 2002. Poco mosse le quotazioni del cross di cambio Euro-Usd che oscilla in uno stretto trading range momentaneo in prossimità del livello di 1,09.

Outlook

Questa settimana l’attenzione degli investitori sarà orientata alla riunione dei capi di stato dell’Eurozona, da cui dovrebbe uscire il “piano Marshall” per affrontare l’impatto della pandemia sull’economia. Secondo le indiscrezioni si dovrebbe decidere un budget fiscale in netta espansione. Si continua intanto a registrare la continua opposizione dei paesi del Nord alla possibilità di varare degli strumenti di debito comuni. La Spagna proporrà la creazione di un fondo da €1.500 miliardi finanziato con debito perpetuo per fare fronte alla crisi. Pedro Sanchez ha deciso di avanzare la proposta del fondo finanziato con debito perpetuo. Il debito sarà ripartito come trasferimenti e non come debito tra i Paesi più colpiti dalla crisi.

Attenzione alle prossime mosse della BCE

Il Financial Times ha riportato l’indiscrezione per cui funzionari della BCE hanno avuto dei negoziati preliminari con il dipartimento per la stabilità finanziaria della Commissione Europea sulla possibile creazione di una bad bank dell’Eurozona che si accollerebbe i non performing loans derivanti dalla crisi finanziaria del 2008 così come l’ondata di debiti tossici attesa dal crollo economico dovuto alla pandemia.

Sul fronte aziendale la stagione delle trimestrali è ormai in pieno fermento con l’attesa per i primi numeri in arrivo dai titoli FAANG.

Questa settimana, su scala globale, in arrivo quindi Intel, IBM, Netflix, Snap, Sap, Texas Instruments, Ericcson, Eni, Lockheed Martin, Verizon, AT&T, Biogen, Eli Lily, Sanofi, Coca-Cola, Philip Morris, Heineken, Volvo, Hyundai Motors, Credit Suisse, American Express. Sul fronte macroeconomico in Eurozona la fiducia dei consumatori e gli indici PMI elaborati da Markit mentre in Germania il dato dell’istituto Ifo sulla condizione economica. Negli Stati Uniti in arrivo le evidenze dal mondo dell’immobiliare, gli indici PMI elaborati da Markit, gli ordini di beni durevoli oltre al nuovo dato sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione. Tra le banche centrali attive quelle di Russia e Turchia. Venerdì S&P si esprimerà sul rating dell’Italia.


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Redazione

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