Il commento a cura di Mahmood Pradhan, Head Of Macro, Anna Rosenberg Head of Geopolitics e Paresh Upadhyaya Director Of Fixed Income And Currency Strategies, Amundi Investment Institute

Un secondo mandato del Presidente Joe Biden implicherebbe che gli Stati Uniti continueranno a essere profondamente coinvolti nelle zone calde della geopolitica, facendo pressione sugli alleati affinché condividano gli oneri. La politica estera di Donald Trump potrebbe essere meno prevedibile, con un’intensificazione delle sanzioni economiche e un impegno meno certo nei confronti degli alleati.

Entrambi i candidati perseguirebbero politiche commerciali protezionistiche. Biden potrebbe ampliare la gamma di obiettivi, mentre il desiderio di Trump di proteggere i settori industriali core degli Stati Uniti potrebbe portare a conflitti commerciali con gli alleati in Europa e in Asia.

La politica fiscale sarà un tema chiave, in quanto nessuno dei due candidati propone un percorso chiaro per la sostenibilità del debito statunitense. Trump darebbe priorità all’estensione del Tax Cuts and Jobs Act del 2017, mentre Biden cercherebbe di tagliare le tasse per i redditi medio-bassi e di aumentarle per i redditi elevati e per le aziende.

L’immigrazione rimane un tema politicamente scottante, con entrambi i candidati che dovrebbero attuare politiche più severe, anche se le minacce di Trump di deportare gli immigrati privi di documenti avrebbero un forte effetto negativo in quanto inciderebbero sull’offerta di lavoro e sui salari.

Sotto Trump la politica energetica statunitense darebbe priorità all’autosufficienza e al petrolio e al gas nazionali, mentre Biden continuerebbe a sostenere le iniziative per l’energia pulita

I mercati azionari potrebbero registrare una performance migliore con un governo diviso, in quanto è meno probabile che vengano attuati aumenti controversi delle tasse e politiche commerciali aggressive. Entrambe le agende potrebbero portare a deficit più elevati che farebbero salire il debito e i rendimenti dei Treasury.