Emil Wolter, gestore del fondo Comgest Growth Emerging Markets di Comgest, riflette sull'andamento delle Borse dei mercati emergenti e sui titoli che hanno resistito in questo difficile periodo
Emil Wolter, gestore del fondo Comgest Growth Emerging Markets di Comgest, riflette sull’andamento delle Borse dei mercati emergenti e sui titoli che hanno resistito in questo difficile periodo

Nel vasto universo rappresentato dall’azionario emergente, l’equity asiatico e quello dell’Est Europa sembrano essere le due aree più promettenti per i prossimi anni. Siete d’accordo con questa view o date maggiori chance ad altre aree?

I dati economici per la maggior parte delle economie, e in particolare di Stati Uniti e Cina, continuano a dare segni di una forte ripresa economica – soprattutto nel settore manifatturiero e immobiliare – che si sta ora allargando ai consumi, al commercio e ad altri settori dell’economia globale. I Paesi, le valute e i settori a beta elevato, come il Brasile, il Sudafrica, il petrolio e gli industriali, hanno tutti ottenuto buoni risultati in questo contesto.

Il settore assicurativo ha beneficiato dell’attuale prospettiva, con le società in Cina (Ping An), Sudafrica (Sanlam) e Brasile (BBSE) in forte crescita. Per esempio Suzuki Motor, titolare di Maruti in India e SAIC in Cina, ha beneficiato della ripresa nella domanda di auto. SAIC ha inoltre tratto vantaggio dall’annuncio di Pechino dell’intenzione di raggiungere la carbon neutrality entro il 2060.

Potenzialmente, la maggiore velocità della crescita del Pil dovrebbe produrre risvolti positivi sulle performance future delle azioni degli Em. Ritenete valida questa correlazione o saranno altre le variabili capaci di pilotare le performance?

Sostenuto da stimoli fiscali e monetari senza precedenti, il mercato crede sempre più in una ripresa a forma di “V” entrando nel 2021, favorita dalla ricostituzione delle scorte nell’economia globale. Il dollaro USA si è ulteriormente indebolito, come previsto, migliorando così i rendimenti dei mercati emergenti. Inoltre, le preoccupazioni per l’impatto di nuove ondate del virus si sono attenuate, anche se chiaramente andranno a impattare sui dati di consumo del quarto trimestre 2020 in alcune regioni – principalmente sviluppate – del mondo.

Oltretutto la vittoria di Joe Biden alle elezioni americane è stata ben accolta, con le implicazioni di un potenziale miglioramento delle relazioni con la Cina e di un maggiore stimolo fiscale. Nel mercato locale, i timori da parte delle autorità cinesi circa un’entità finanziaria così grande che domina il flusso di denaro senza avere un bilancio a rischio hanno determinato lo stop all’IPO di Ant Group (precedentemente nota come Ant Financial e detenuta al 33% dalla più grande piattaforma di e-commerce nel Paese, Alibaba) sancito dall’autorità di regolamentazione.

Questo evento va di pari passo con la preoccupazione per il crescente predominio delle piattaforme internet in Cina. Infatti, Alibaba ha visto una discesa della propria quotazione azionaria nonostante i buoni risultati del terzo trimestre di quest’anno.

 


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Redazione

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