La direzione sembra portare a un taglio dei tassi domani. Kristina Hooper, chief market strategist di Man Group

L’ultimo rapporto sull’occupazione Usa, con la revisione al ribasso dei dati sugli occupati degli ultimi mesi, fornisce alla Fed il miglior motivo ad oggi per preoccuparsi della crescita economica e procedere effettivamente a un taglio dei tassi.
Il presidente della Fed, Jay Powell, è stato molto chiaro durante la conferenza stampa del Federal Open Market Committee (FOMC) della scorsa settimana, affermando che ritiene che il mercato del lavoro sia sano e che la sua attenzione è rivolta all’inflazione, poiché questa non ha ancora raggiunto l’obiettivo della Fed.
Ecco perché Powell è apparso hawkish quando gli è stato chiesto del potenziale impatto dei dazi sull’inflazione: “Non si tratterà di inflazione perché faremo in modo che non lo sia. Attraverso i nostri strumenti, faremo in modo che questo non si trasformi da un aumento dei prezzi una tantum ad una grave inflazione”.
I due membri in disaccordo del FOMC hanno espresso il loro dissenso perché ritengono che l’economia statunitense, in particolare il mercato del lavoro, presenti una debolezza di fondo. Il miglior argomento per un taglio dei tassi quest’anno sarebbe un significativo deterioramento del mercato del lavoro, che potrebbe essere stato segnalato appunto dai dati pubblicati venerdì scorso.
Questo cambierebbe l’equilibrio dei rischi e probabilmente costringerebbe la Fed ad agire. Da un punto di vista pratico, non è facile comprendere i motivi che hanno portato al licenziamento del capo del Bureau of Labour Statistics visto che la Casa Bianca vuole che la Fed abbassi i tassi.
La Banca d’Inghilterra (BoE) si trova in una posizione simile a quella degli Stati Uniti, in quanto sta soppesando le stesse due considerazioni. La BoE potrebbe tagliare i tassi domani, poiché il calo della crescita sarà probabilmente considerato il problema più urgente.
Detto questo, l’inflazione CPI per aprile sembra destinata ad aumentare in modo significativo nel breve termine. Non è una posizione invidiabile per una banca centrale, dato che continuano ad aumentare i timori di una possibile stagflazione. Tuttavia, ritengo che la minaccia immediata sia il calo della crescita economica, ed è a questo che la Banca d’Inghilterra risponderà.
Redazione
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