A colloquio con Adrian Hilton, Head of Emerging Market Debt di Columbia Threadneedle Investments
Quali paesi o aree geografiche preferite in questa fase di mercato per selezionare bond emergenti in valuta locale? Privilegiate titoli con duration medio-breve oppure ritenete che gli attuali livelli di rendimento consentano di esporsi su scadenze più lunghe?

È un momento di grande incertezza per i mercati emergenti.
Le prospettive dell’attività futura del commercio globale sono particolarmente difficili da prevedere, a causa dell’imprevedibilità della politica commerciale statunitense e del suo potenziale impatto sulle economie dei Paesi emergenti.
Nel peggiore dei casi, un’inversione della tendenza alla globalizzazione degli ultimi decenni potrebbe avere serie implicazioni per i modelli di crescita delle economie emergenti che si basano sul commercio estero.
Cina
Tuttavia, i fondamentali di questi mercati appaiono abbastanza solidi, con tassi di crescita attuali ragionevolmente stabili nella maggior parte dei paesi emergenti. Ulteriori stimoli da parte della Cina, soprattutto se finalizzati a rilanciare i consumi delle famiglie, e dell’Europa, possono fornire un utile sostegno alle economie dei mercati emergenti ben integrate in queste catene del valore.
Nel complesso, la qualità del credito dei Paesi emergenti continua a migliorare, grazie anche al contenimento di alcune difficoltà sovrane, anche se il ritmo degli upgrade potrebbe rallentare un po’ e potrebbero verificarsi episodi isolati di deterioramento.
Considerando l’attuale contesto di grande incertezza, abbiamo scelto di essere altamente selettivi, mantenendo un approccio cauto alla direzione generale del mercato.
Ritenete che l’eventuale indebolimento dell’Usd nei confronti delle divise emergenti possa dare un contributo corposo alle performance realizzabili dall’asset class nei prossimi anni?
Un contesto strutturalmente più debole per il dollaro USA, in seguito al declino del cosiddetto “eccezionalismo statunitense”, potrebbe effettivamente fornire un sostegno ai mercati del debito dei mercati emergenti, sia attraverso il canale diretto del debito emesso in valuta locale, sia attraverso condizioni di finanziamento più agevoli per gli emittenti con forti passività denominate in USD.
Nonostante l’incertezza, i mercati in valuta locale possono rappresentare un’interessante opportunità d’investimento nel caso in cui i rendimenti globali dovessero stabilizzarsi o diminuire.
E se la politica economica statunitense garantisse un indebolimento del dollaro.
Privilegiamo le obbligazioni locali in quei Paesi dove i tassi di policy sono restrittivi e in cui lo slancio della crescita e dell’inflazione potrebbe consentire alle loro banche centrali di ridurre i tassi in risposta.
Due esempi potrebbero essere Sudafrica e Colombia, che possono soddisfare entrambe le condizioni e offrire una buona opportunità se si riescono a contenere le preoccupazioni fiscali.

Stefania Basso
Laureata all'Università Statale di Milano, dal 2006 collaboro con Fondi&Sicav. Lunga esperienza nel settore del risparmio gestito come marketing manager presso Franklin Templeton Investments e J.P. Morgan Fleming Am a Milano e a Lussemburgo. Breve esperienza presso Lob Media Relations come ufficio stampa per alcune realtà finanziarie estere. In tutto il mio percorso professionale ho lavorato a stretto contatto con persone provenienti da diverse parti del mondo, che mi hanno permesso di avere un approccio dinamico e stimolante e di apprendere attraverso il confronto con realtà differenti.