Ken Orchard, Head of International Fixed Income, e Paul Massaro, Head of Global High Yield e CIO, T. Rowe Price, commentano le prospettive del mercato obbligazionario nel secondo semestre
L’espansione fiscale decisa dal governo tedesco e la politica dei dazi voluta da Trump hanno determinato un indebolimento delle prospettive per i government bond e un miglioramento di quelle per i bond societari e quelli emergenti.
Negli Stati Uniti il problema più rilevante riguarda l’inflazione, con le stime che la posizionano su livelli superiori (tra il 2,5% e il 3%) al target fissato dalla Fed (2%) anche nell’ipotesi di ribasso delle quotazioni del petrolio. L’incertezza derivante dalla politica commerciale annunciata da Trump sta danneggiando le imprese e la fiducia dei consumatori. Nel lungo termine, stimiamo per gli Usa una crescita inferiore alla media e un’inflazione superiore alla media storica.
La combinazione di un’inflazione strutturalmente più elevata e di una maggiore probabilità di un forte rallentamento della crescita significa che la politica monetaria della Fed è messa in pausa per il momento. Al di fuori degli Stati Uniti, dove la pressione inflazionistica è leggermente inferiore, le altre banche centrali dei mercati sviluppati hanno più spazio per abbassare i tassi.
Per quanto riguarda l’Europa, la crescita dell’area, trainata dall’aggressiva espansione fiscale della Germania, dovrebbe riprendersi in tempi relativamente brevi. L’inflazione globale dovrebbe aumentare a causa dei problemi di approvvigionamento derivanti dalla guerra commerciale.Prevediamo rendimenti più elevati, poiché gli investitori anticipano un deprezzamento dei titoli sovrani dei mercati sviluppati a causa dell’inflazione.
Al contrario dei government bond, i mercati delle obbligazioni societarie, sia investment grade sia high yield, stanno affrontando questa recessione economica con una qualità del credito complessiva significativamente più alta rispetto al passato. Le obbligazioni societarie investment-grade a breve scadenza dovrebbero resistere meglio delle obbligazioni societarie a più lunga scadenza in un contesto di aumento dei rendimenti dei titoli governativi a lungo termine. Nel mercato high yield, anche le obbligazioni a breve scadenza con rifinanziamenti anticipati rispetto alle scadenze sono potenzialmente interessanti.
Sui mercati internazionali, le obbligazioni dei mercati emergenti meno esposti alla guerra dei dazi – in particolare quelle dell’America Latina e dell’Europa orientale – potrebbero resistere sorprendentemente bene, offrendo interessanti opportunità di rendimento e diversificazione. Un altro vantaggio dell’esposizione ai mercati emergenti è che alcuni titoli sovrani emergenti di qualità superiore sono stati meno volatili dei titoli di Stato dei mercati sviluppati, compresi i Treasury statunitensi.
Redazione
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