Apertura per lo più positiva per le borse europee. Borse Asia-Pacifico miste dopo la firma dell’accordo Usa-Cina. Cambio Eur/Usd a 1,1149
Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit
Apertura per lo più positiva per le borse europee, con Piazza Affari che registra un rialzo dello 0,36%. In positivo alcuni titoli del listino, tra cui A2A, Amplifon, Atlantia, Azimut, Campari, Enel, Generali, Hera, Italgas, Nexi, Poste Italiane, Saipem, STM, Telecom, Terna, UBI Banca e Unipol. In negativo CNH, DiaSorin, Exor, FCA, Leonardo, Pirelli, Recordati, Ferragamo e Tenaris.
Abitare In (EUR 42,60): il Cda ha approvato il progetto di passaggio dall’Aim all’Mta, segmento Star;
Atlantia (EUR 20,48): secondo alcune fonti, è atteso oggi un Cda della controllata Autostrade per l’Italia sul nuovo piano industriale al 2023, mentre domani si terrà il Cda di Atlantia, che discuterà anche il tema della concessione autostradale;
Banca MPS (EUR 1,681): MF riporta che a Roma e a Bruxelles c’è moderato ottimismo sull’esito della trattativa per il piano di derisking della banca e un accordo potrebbe arrivare tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio;
Cerved (EUR 8,81): Intrum, leader europeo nel recupero crediti, potrebbe concludere entro metà febbraio la due diligence sulla divisione credit management di Cerved;
FCA (EUR 12,472): il gruppo FCA, ha registrato il mese scorso immatricolazioni in crescita del 13,8% a 69.431 vetture;
Telecom Italia (EUR 0,5059): secondo La Repubblica, la società delle torri che nasce con gli apporti delle antenne di TIM e di Vodafone avrebbe avuto l’ok dalla Commissione europea.
Nella giornata in cui Stati Uniti e Cina hanno siglato la Fase Uno dell’accordo sul commercio bilaterale, la piazza azionaria di Wall Street ha archiviato la sessione di contrattazioni in moderato rialzo. Nel dettaglio, il Dow Jones ha guadagnato lo 0,31% a 29.030,22 punti, e l’S&P 500 lo 0,19% a 3.289,29 punti. In rialzo a fine giornata anche il Nasdaq 100, +0,02% a 9.035,67 punti. Tra le Blue Chips si sono attestate in positivo Coca-Cola (+1,25%), Visa (+1,91%) e Merck & Co., Inc. (+1,79%), mentre hanno perso terreno 3M (-0,88%), JPMorgan Chase & Co. (-1,50%) e Walmart Inc. (-0,77%). Al New York Stock Exchange, nel settore bancario, i titoli della Bank of America Corporation hanno perso l’1,84%, nonostante il rilascio di una buona trimestrale. Nel dettaglio, Bank of America ha chiuso il quarto trimestre fiscale dell’anno 2019 con un utile per azione a USD 0,74 rispetto ai USD 0,68 pronosticati in media dagli analisti di Wall Street. Positivi anche i ricavi netti che, a USD 22,3 mld, hanno superato le previsioni di consenso posizionate a USD 22 mld. Tra le trimestrali attese oggi ci sono quelle di Taiwan Semi, di Morgan Stanley e Charles Schwab.
Le Borse dell’area Asia-Pacifico sono in territorio misto e non mostrano euforia per la firma dell’accordo commerciale sulla Fase 1 dell’accordo tra gli Stati Uniti e la Cina. L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in leggero rialzo dello 0,07%, mentre la borsa di Shanghai ha perso lo 0,52%. Pechino si impegnerà con l’intesa ad acquistare ulteriori prodotti e servizi Usa per un valore di USD 200 mld e a non lanciare svalutazioni competitive della sua moneta. Infine, Hong Kong sta andando alla chiusura in rialzo dello 0,16%.
Cambi: Eur/Usd a 1,1149. Un cauto ottimismo favorisce le divise asiatiche dopo la firma dell’accordo Usa-Cina. Anche il dollaro si attesta in leggero rialzo.
Commodities: petrolio Wti a USD 58,15. Prezzi in recupero, dopo un deciso incremento dei prodotti raffinati Usa e sulla speranza di una crescita degli acquisti di petrolio e gas americani da parte della Cina.
Obbligazionario: il Bund future segna stamane un calo di 6 tick a quota 171,40 mentre lo spread Btp/Bund 10y è a 160 pb, con il tasso del Btp decennale che rende il 1,397% (Aprile 2030). Ordini per circa EUR 45 mld, record per un’emissione via sindacato italiana, per il nuovo trentennale da EUR 7 mld lanciato dal Tesoro.
Macroeconomia: nel corso della giornata la Bce pubblicherà i verbali della riunione di dicembre, mentre nel pomeriggio, dagli Stati Uniti giungeranno le vendite al dettaglio, le nuove richieste di sussidi alla disoccupazione e l’indice Nahb sulla fiducia dei costruttori.
Immatricolazioni auto: secondo i dati Acea diffusi oggi, a dicembre le immatricolazioni auto sono aumentate di oltre il 21%, segnando il totale più alto di dicembre mai registrato prima.
Redazione
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