Apertura poco mossa per le borse europee
Apertura poco mossa per le borse europee, con i principali indici EU intorno alla parità. Piazza Affari è in lieve rialzo di circa lo 0,30%. Generalmente positivi i titoli bancari, bene anche A2A, Buzzi Unicem, Enel, Leonardo, Pirelli, Recordati e Telecom. In calo Atlantia, CNH Industrial, Ferrari, Ferragamo, Stm e Unipol.
Borse asiatiche deboli. Allarme FMI
Chiusura debole per le piazze asiatiche, con l‘indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo che ha perso lo 0,56%, giù anche la borsa di Shanghai che cede lo 0,18% mentre Hong Kong e Sidney salgono rispettivamente dello 0,30% e dello 0,50%. Seoul piatta con -0,09%. Il trend si spiega con l’alert lanciato dalla responsabile economista del Fondo Monetario Internazionale, che ha detto ieri che l’imminente World Economic Outlook (dell’FMI, il report sulle stime sull’economia globale) dovrebbe mostrare tassi di crescita negativi, peggiori anche rispetto a quelli precedentemente stimati. Il FMI ha aggiunto che la crisi attuale, che l’istituzione di Washington ha ribattezzato il “Great Lockdown“, è diversa da qualsiasi altra cosa che abbiamo visto finora al mondo.
Wall Street chiude in rialzo
Wall Street chiude in rialzo ieri, con l’indice Dow Jones che ha guadagnato il 2,04%, S&P 500 +1,90% e Nasdaq Composite +1,75%. La Fed aveva annunciato un maggiore sostegno attraverso l’ampliamento degli acquisti di bond societari, ed il mercato azionario americano apprezza con rialzi diffusi. Tra le Blue Chips, bene a fine giornata Boeing +3,56%, Merck +3,99% e Caterpillar +5,26%, mentre con rialzi decisamente più contenuti sono rimasti nelle retrovie Pfizer +0,12% e Intel +0,50%. Nel settore farmaceutico, le azioni della Eli Lillyhanno piazzato un rally del 15,68% dopo che si è appreso che il suo farmaco Abemaciclib sta riscuotendo successo in uno studio sul carcinoma mammario in fase avanzata. Nel settore del software, Oracle ha guadagnato il 2,52% aspettando i dati trimestrali in uscita dopo la chiusura ufficiale delle contrattazioni a Wall Street.
Giappone: dati macro
In Giappone le esportazioni hanno visto a maggio un crollo del 28,3% su base annua, il maggiore dal settembre 2009, oltre il -26,1% stimato dagli analisti. Si tratta del terzo mese di fila che vede un calo a doppia cifra. Le importazioni sono scese del 26,2% su anno, la peggior flessione dall’ottobre 2009. La bilancia commerciale del mese ha registrato un deficit di JPY 833,4 mld. L’indagine a cura di Reuters Tankan mostra che la fiducia delle imprese peggiora ancora: l’indice relativo alla manifattura si è attestato a -46 pts a giugno da -44 di maggio, quello per le imprese non manifatturiere a -32 pts da -36.
Euro Dollaro a 1,1280
Dollaro solido nei confronti delle principali divise dopo il balzo oltre le attese registrato ieri dalle vendite al dettaglio Usa a maggio, mentre le valute più rischiose soffrono per i timori di una nuova ondata di coronavirus. Euro Dollaro a 1,1280.
Petrolio in calo
Prezzi in calo sulla scia dell’aumento delle scorte Usa certificato dai dati Api. Il futures sul Brent cede lo 0,90% a USD 40,60 al barile, quello sul Wti l’1,30% a USD 37,90.
Agenda finanziaria
Diversi gli appuntamenti finanziari attesi in giornata. Oltre alle immatricolazioni nuove auto UE, l’Istat pubblica i nuovi aggiornamenti sull’industria, con il fatturato e gli ordini di aprile. Negli Stati Uniti occhi puntati sul comparto immobiliare, con l’arrivo dei permessi edilizi e nuove costruzioni abitative. In serata sono attese le decisioni della banca centrale del Brasile che dovrebbe tagliare i tassi.
Redazione
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