Apertura in calo per le borse europee
Apertura in calo per le borse europee, con i principali indici europei che registrano perdite medie intorno all’1% sulla scia delle chiusure negative di Wall Street e delle piazze asiatiche. Anche Piazza Affari poco oltre l’1%. Deboli i titoli bancari tranne Banco BPM, in calo Leonardo, Pirelli, Saipem, Stm, Tenaris, Eni e Amplifon. Tiene Atlantia.
Borse asiatiche negative
Borse asiatiche in preda alle vendite stamane dopo i forti cali di Wall Street. Ma anche dopo le nuove tensioni geopolitiche esplose tra Seoul e Pyongyang per l’uccisione di un funzionario sudcoreano, di cui viene accusata la Corea del Nord. Immediate le reazioni dei mercati. Alla borsa di Seoul la società della difesa coreana Victek ha visto le proprie quotazioni balzare del 19% dopo l’annuncio, mentre i titoli azionari delle società sudcoreane il cui business ha un’esposizione alla Corea del Nord, come di Hanil Hyundai Cement e Hyundai Elevator sono colpiti dalle vendite. La borsa di Seoul cede oltre -2%, il Nikkei 225 della borsa di Tokyo arretra dello 0,91%, Shanghai fa -1,46%, Hong Kong -1,78%, Sidney -1%.
Wall Street chiude negativa
Wall Street ha chiuso la sessione di ieri in forte calo, con l’indice Dow Jones è sceso del 1,92%, S&P 500 -2,37% e Nasdaq -3,02%. Gli smobilizzi hanno affossato soprattutto i titoli delle Big Tech. Amazon è scesa del 4,1%, Netflix del 4,2%, Facebook ha fatto -2,3%, Alphabet, la holding a cui fa capo Google, ha perso il 3,5%. Male anche Apple (-4,2%). Capitombolo per Tesla, crollata del 10,3% dopo la delusione seguita ai mancati annunci durante l’evento di martedì Tesla Battery Day. Il titolo ha scontato anche la decisione di Tesla di avviare una causa contro il governo Usa per azzerare le tariffe del 25% che l’amministrazione Trump ha imposto sui computer made in China e sugli schermi touch utilizzati nelle auto elettriche Model 3 di Tesla. Una nota positiva è arrivata con Nike, in rialzo dell’8% dopo una buona trimestrale sostenuta dal balzo delle vendite online superiore a +80%.
Petrolio in calo
Derivati sul greggio deboli a causa di persistenti timori sulla ripresa Usa dalle dirette ricadute sulla domanda. Sommato alle cattive notizie sempre sul fronte pandemia in arrivo dall’Europa, il timore sulle prospettiva della domanda mette in secondo piano la riduzione delle scorte Usa emersa dai dati settimanali Eia diffusi ieri. Il futures Brent cede lo 0,60% a USD 41,50 il barile. Mentre al Nymex il Wti Usa perde circa l’1% a USD 39,50.
Euro Dollaro a 1,1650
Mantiene le posizioni il dollaro, in qualità di valuta rifugio per i flussi in uscita dalle borse, che temono gli effetti economici e finanziari della seconda ondata di contagi Covid. Gli operatori parlano di un clima di fondo tendenzialmente avverso al rischio il cui il biglietto verde riesce a ritrovare slancio nei confronti della maggioranza delle controparti. La valuta unica europea attende nel frattempo la pubblicazione dell’indice Ifo sulla fiducia tedesca. Euro Dollaro a 1,1650.
Spread Btp/Bund a 138 pts
Lo spread Btp/Bund è stabile a 138 pts, con il nostro decennale (dicembre 2030) che rende lo 0,86%. Sul fronte emissioni, è in programma l’asta del Tesoro di Ctz a 2 anni fino a EUR 3,75 mld e di Btp decennali indicizzati all’inflazione fino a EUR 750 mln. In serata l’annuncio di tipologia e quantitativi di Btp e Ccteu in asta il 29 settembre.
Agenda finanziaria
Giornata densa di appuntamenti quella odierna, tra cui spicca la riunione straordinaria del Consiglio europeo. L’agenda macro già prevede la riunione della banca centrale della Svizzera e della Norvegia, che dovrebbero in entrambi i casi confermare i tassi di interesse all’attuale livello. Mentre la BCE pubblicherà il bollettino economico. Tra i dati, attenzione all’indice Ifo in arrivo dalla Germania. Nel pomeriggio dagli Stati Uniti giungeranno le nuove richieste settimanali di disoccupazione e le vendite di case nuove. Sul fronte emissioni, è in programma l’asta del Tesoro di Ctz a 2 anni fino a EUR 3,75 mld e di Btp decennali indicizzati all’inflazione fino a EUR 750 mln.
Redazione
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