Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

L’attenzione degli investitori è puntata oggi su uno dei dati più attesi dell’ultimo mese, la rilevazione dei prezzi al consumo USA, fondamentale nelle decisioni che la Fed prenderà settimana prossima.

Il dato, in uscita alle 14:30, è previsto in accelerazione a +0,6% in agosto da +0,2% su base mensile a +3,6% a/a da +3,2%. Lineare la crescita attesa per il dato core, stimato a +0,2% come in luglio e a +4,3% su base annua, in rallentamento da +4,7%. Alla stessa ora dagli USA arriveranno anche le rilevazioni sul mercato dei mutui. Mentre alle 16:30 sono in uscita le scorte settimanali di petrolio, previste in diminuzione di 1,912 milioni di barili dopo -6,307 precedenti.

Per quanto riguarda la zona euro, in agenda alle 10:00 la disoccupazione in Italia, prevista stabile all’8%, e alle 11:00 la produzione industriale in eurozona a luglio che dovrebbe aver registrato una frenata dello 0,7% m/m da +0,5% e dello 0,3% a/a da -1,2%.

Già pubblicati alcuni dati provenienti da Giappone e Regno Unito. Nel Sol Levante è crollato a 4 da 12 l’indice Tankan; in UK il PIL del mese di luglio si è attestato a -0,5% m/m da +0,5% e contro attese a -0,2% e a 0% a/a da +0,9% e contro attese a -0,5%. In calo anche la produzione industriale, -0,7% m/m da +1,8%.

Lo yen torna a soffrire davanti al dollaro mentre l’euro trova sostegno nelle indiscrezioni sulle attese della BCE riguardo l’inflazione che fanno temere un nuovo rilazo dei tassi di interesse domani. Si muove ancora al rialzo il petrolio dopo che l’Opec ha confermato le previsioni di crescita della domanda per il 2023 e il 2024, quando dovrebbe registrarsi un aumento di 2,25 milioni di barili al giorno.

Mercato obbligazionario sotto pressione dopo le indiscrezioni sulle attese in BCE per un’inflazione sopra il 3% anche il prossimo anno. Il Btp si è riportato in area 4,4% di rendimento con lo spread a 174.

Le Borse europee hanno aperto la seduta al ribasso, mantenendosi prudenti in vista di due giorni importanti ma anche in virtù di uno scenario economico debole con inflazione persistente. Sul FTSE Mib guidano i bancari ma solo Bper Banca sfiora il punto percentuale di rialzo dopo l’alleanza siglata con Intesa Sanpaolo nel real estate.

Borse asiatiche negative dopo la chiusura ribassista ieri di Wall Street. Sul Giappone hanno pesato i dati economici negativi (Tankan). Mentre in Cina tardano ad arrivare concreti stimoli dal governo e il rimbalzo dei titoli immobiliari non è sufficiente a sostenere le Borse. Preoccupazione anche per l’incontro tra Putin e Kim Jong-un.

L’aumento dei prezzi del petrolio preoccupa gli investitori che vedono messo in pericolo lo stop ai rialzi dei tassi di interesse da parte della Fed. In tal frangente aumenta la tensione in attesa del dato sull’inflazione che verrà pubblicato oggi. La chiusura negativa della Borsa USA ha interessato in particolar modo i titoli tecnologici. La presentazione del nuovo iPhone non ha aiutato Apple, che ha chiuso in negativo.  Mentre le azioni delle società impegnate nel cloud, come Amazon e Alphabet, hanno preso terreno dopo i risultati trimestrali e le previsioni deboli della concorrente Oracle.


Unknown's avatar
Redazione

La redazione di Fondi & Sicav è un team di esperti e appassionati di finanza, specializzati nell’analisi e nell’approfondimento di fondi comuni, SICAV e strumenti di investimento. Con un approccio chiaro e aggiornato, forniscono contenuti di qualità per guidare i lettori nelle scelte finanziarie più consapevoli.