Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

In una giornata senza particolari spunti dal punto di vista macroeconomico la notizia in grado di risollevare l’umore dei mercati è arrivata dalla Cina che ha deciso di facilitare l’erogazione del credito alle società immobiliari in difficoltà, al fine di garantire il completamento degli edifici in costruzione. Il governo cerca così di risolvere l’annoso problema del mercato immobiliare e rimettere in marcia un’economia che si sta fermando. Rimane invece complesso il quadro in Gran Bretagna: nel mese di maggio i salari sono cresciuti del 6,9% dal 6,7% e contro attese a +6,8% nonostante un aumento del tasso di disoccupazione al 4% dal 3,8% precedente. Già pubblicata anche la lettura dell’inflazione in Germania in giugno, a +0,3% in linea con le attese ma in accelerazione da -0,1% precedente su base mensile e +6,4% a/a anche in questo caso in linea con il consensus.

Alle 10:00 Italia protagonista con la produzione industriale che, nel mese di maggio, dovrebbe essere salita dello 0,7% m/m dopo il -1,9% precedente, lasciando il dato annuo a -4,5% da -7,2%. Alle 11:00 l’indice Zew tedesco sulle condizioni economiche dovrebbe peggiorare a -60 da -56,6 mentre il sentiment dovrebbe attestarsi a -10,5 da -8,5. In serata le scorte settimanali di petrolio USA.

Il mercato ricomincia a pensare a quando sarà la fine dei rialzi dei tassi di interesse della Fed e penalizza il dollaro contro le altre principali valute, in particolare contro lo yen (in Giappone l’inflazione è in rialzo). Movimenti sul mercato valutario potrebbero arrivare anche da Vilnius dove oggi si apre il summit della NATO. Un aumento della tensione sul fronte geopolitico potrebbe tornare a favorire il dollaro.

Solo il Treasury ha lasciato qualche decimo di rendimento sul mercato obbligazionario, mentre rimane sopra il 4,3% quello del Btp dopo la salita di settimana scorsa. Lo spread si attesta a 173 punti.

Le Borse europee hanno aperto le contrattazioni al rialzo spinte dal buon andamento dell’Asia e dalle prospettive su una fine della manovra restrittiva sui tassi di interesse entro fine anno. Sul FTSE Mib guidano Moncler e Iveco, rappresentanti di due settori industriali – lusso e trasporti – che beneficerebbero di una ripartenza della Cina.

L’intervento delle autorità per sostenere l’economia cinese, atteso dai mercati, alla fine ha preso la forma di un aiuto al settore immobiliare. La notizia ha sostenuto tutte le Borse asiatiche, con gli indici tecnologici che hanno beneficiato anche dell’attesa che la Fed possa effettuare altri due rialzi dei tassi ma poi, finalmente, fermarsi.

La seduta di inizio settimana ha premiato i titoli industriali del Dow Jones ma lo spartiacque dell’ottava potrebbero essere i dati di inflazione, attesi domani, da cui gli investitori si aspettano una conferma della discesa dei prezzi e quindi un aumento della probabilità che la Fed fermi il rialzo dei tassi di interesse entro l’autunno. Sui listini bene Meta Platforms dopo il lancio di Threads che è andato ben oltre le aspettative (100 milioni di sottoscrizioni in 24 ore) e i produttori di chip, dopo gli incontri “diretti e produttivi” di Janet Yellen nel fine settimana durante il suo viaggio in Cina.


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Redazione

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