Le Borse asiatiche hanno chiuso la settimana con una seduta poco brillante, nonostante il recupero di Wall Street ieri nel finale di seduta. Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

 

Sono numerosi gli appuntamenti nell’agenda macroeconomica per la seduta che chiude la settimana. A cominciare da quelli già avvenuti in Asia. In Giappone l’inflazione a giugno nell’area di Tokyo è cresciuta del 3,1% in rallentamento da +3,2% e sotto le attese a +3,8%.

Il dato rimane comunque lontano dall’obiettivo della BoJ. In Cina gli indici Pmi hanno mostrato un rallentamento del non manifatturiero a 53,2 da 54,5 mentre il manifatturiero è rimasto sotto 50 (a 49 punti). Già resa nota anche la rilevazione sul PIL britannico nel primo trimestre, seconda lettura, stabile a +0,1% t/t e a +0,2% a/a da +0,6% mentre le vendite al dettaglio di maggio in Germania hanno segnato un 0,4% da +0,7% su base mensile contro attese invariate. Al centro dell’attenzione in eurozona sarà l’inflazione con il dato francese che ha registrato un incremento mensile dello 0,2% contro attese a +0,2% mentre su base annua l’inflazione si è attestata a +4,5% contro attese in calo a +4,6%.

Alle 11:00 l’inflazione in eurozona è attesa a +0% m/m e a +5,6% a/a. Nel pomeriggio, negli USA viene diffuso l’indice dei prezzi spese personali, tenuto in gran considerazione dalla Fed e atteso, per il mese di maggio a +0,3% m/m da +0,4%. In aumento l’indice di fiducia della Fed del Michigan a 63,9 da 59,2.

Il dollaro torna a macinare terreno grazie a un’economia USA che continua a sorprendere per forza e resilienza. Il biglietto verde si è riportato sotto quota 1,09 contro l’euro e ha rinnovato i massimi degli ultimi sette mesi contro lo yen. Sul mercato delle materie prime il petrolio è salito dopo la pubblicazione di scorte inferiori alle attese negli Stati Uniti.

Rialzo dei rendimenti e ampliamento dello spread tra Btp e Bund sono il risultato di una seduta caratterizzata da inflazione tedesca e PIL USA oltre le attese. Oggi i collocamenti di Btp a 5 e 10 anni.

Le Borse europee hanno aperto le contrattazioni al rialzo nell’ultima seduta della settimana, attese al test dell’inflazione in eurozona. Sul FTSE Mib è Erg a prendere il comando dopo la cessione dell’impianto termoelettrico di Priolo Gargallo. Positivo il settore bancario mentre in coda ancora debole Moncler.

Le Borse asiatiche hanno chiuso la settimana con una seduta poco brillante, nonostante il recupero di Wall Street ieri nel finale di seduta. A pesare su Tokyo, in particolare, è l’inflazione in crescita meno delle attese ma ben oltre i desideri della BoJ. Per la Cina nuovi segnali di debolezza economica sono arrivati dagli indici Pmi.

Nuove richieste di sussidi di disoccupazione ben sotto le attese, a 239.000 e revisione al rialzo del PIL primo trimestre a +2% da +1,3%. Dati che fanno temere una Fed ancora rigida ma che testimoniano la tenuta dell’economia USA e spingono i listini. Soprattutto il Dow Jones Industrial che ieri ha beneficiato anche dell’esito positivo degli stress test effettuati su 23 grandi banche su uno scenario catastrofico. Tutte le big si sono mosse al rialzo. Da segnalare l’exploit di BlackBerry dopo la pubblicazione della trimestrale mentre i tecnologici soffrono i timori di nuovi rialzi dei tassi di interesse.


Unknown's avatar
Redazione

La redazione di Fondi & Sicav è un team di esperti e appassionati di finanza, specializzati nell’analisi e nell’approfondimento di fondi comuni, SICAV e strumenti di investimento. Con un approccio chiaro e aggiornato, forniscono contenuti di qualità per guidare i lettori nelle scelte finanziarie più consapevoli.