Oggi in calendario gli aggiornamento sull’andamento del mercato del lavoro americano. Terminata l’offerta del Btp Italia, che ha totalizzato ordini per 9,9 mld. Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

Il giorno tanto atteso è arrivato, oggi sono in calendario gli aggiornamenti relativi l’andamento del mercato del lavoro statunitense: il tasso di disoccupazione della prima economia dovrebbe confermarsi al 3,4% mentre il saldo delle buste paga nei settori non agricoli è stimato in aumento di 224 mila unità, contro le +517 mila della precedente rilevazione. Si tratta di numeri particolarmente importanti in ottica-Fed: indicazioni migliori del previsto finiranno per spingere al ribasso i mercati, perché permetteranno a Powell & Co. di inasprire ancora di più, ed ancora per più tempo, le condizioni monetarie, mentre numeri peggiori del consenso dovrebbero essere accolti con sollievo. Per quanto riguarda gli altri temi caldi del giorno, nel corso dell’ultimo meeting presieduto da Kuroda, la Bank of Japan ha confermato il tasso benchmark al -0,1% e la politica di controllo della curva.

L’inflazione tedesca ha confermato il +0,8% mensile della stima preliminare mentre dal Regno Unito sono arrivate indicazioni contrastanti: il Pil nel mese di gennaio ha evidenziato un incremento dello 0,3% (consenso +0,1%) mentre la produzione industriale ha registrato un -0,3% (gli analisti avevano previsto una variazione congiunturale nulla).

Per forza di cose, la giornata del biglietto verde e delle altre maggiori valute sarà condizionata dai numeri che arriveranno nel pomeriggio. In avvio di seduta europea l’Euro/Dollaro si sta riportando in area 1,06 mentre tra le commodity il petrolio Brent registra la quarta giornata consecutiva di debolezza.

Terminata l’offerta del Btp Italia, che ha totalizzato ordini per 9,9 miliardi ed evidenziato una ridotta partecipazione degli istituzionali, oggi il Tesoro torna sul mercato con l’asta di Bot a 12 mesi.

Avvio di seduta in deciso calo per le borse europee che, in attesa dei dati macro, pagano pegno alle vendite sui bancari statunitensi innescate dalle difficoltà di SVB Financial Group. A Milano focus su Leonardo dopo la presentazione dei conti (la guidance è stata valutata timida).

Le vendite a Wall Street hanno finito per riversarsi anche sui listini asiatici. Le borse di Tokyo e Shanghai hanno lasciato sul campo circa un punto e mezzo percentuale mentre il listino australiano è sceso di oltre il 2% in scia dei forti cali registrati tra i minerari.

Nervosi in attesa degli aggiornamenti macro, i titoli finanziari statunitensi sono stati presi di mira dalle vendite dopo che SVB Financial Group (-60,41% nella seduta, -21,82% nell’after hours), controllante della Silicon Valley Bank, ha annunciato la vendita di azioni per 1,75 miliardi per sostenere le proprie finanze. Il timore di un effetto domino ha fatto perdere il 5,41% a JP Morgan, il 6,2% a Bank of America ed il 6,18% a Wells Fargo. Il sentiment del settore ha dovuto fare i conti anche con il processo di liquidazione volontaria annunciato da Silvergate Capital Corp (-42,16%).


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Redazione

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