Germania: bilancia commerciale di settembre

In Germania la bilancia commerciale è balzata a EUR 20,8 mld a settembre, in forte aumento rispetto ai EUR 11,9 mld del mese prima ed oltre i EUR 16 mld stimati dagli analisti. Le esportazioni hanno mostrato una crescita mensile del 2,3%, in rallentamento rispetto al +2,9% della passata lettura (consensus +2%). Le importazioni sono invece calate dello 0,1% dopo il +5,8% di agosto, sotto le aspettative ferme a +1,5%.

Cina: bilancia commerciale ottobre

Boom per le esportazioni cinesi, che in ottobre hanno riportato il rialzo più forte in 19 mesi grazie al continuo recupero dell’economia della Cina dalla crisi della pandemia del coronavirus, che ha colpito il paese all’inizio dell’anno. Le esportazioni sono balzate dell’11,4% su base annua, meglio della crescita del 9,3% attesa dal consensus e in accelerazione rispetto al +9,9% di settembre. Il rialzo dell’export ha portato il surplus commerciale cinese a salire a USD 58,44 mld, decisamente meglio dei UD46 miliardi stimati e dei USD 37 miliardi di settembre. Le importazioni sono salite del 4,7% su base annua a ottobre, meno del balzo +13,2% di settembre, e peggio del +9,5% atteso, ma in crescita per il secondo mese consecutivo.

Borse europee in rialzo

L’azionario globale plaude alla vittoria alle elezioni presidenziali Usa, comprese le borse europee che stamane aprono mediamente in rialzo di circa il 2%. Tutti i titoli dell’indice FtseMib in rialzo a Piazza Affari, in particolare i titoli bancari, Enel, FCA, Prysmian, Stm, Saipem, Eni, Nexi e Unipol.

Borse asiatiche positive

Azionario Asia-Pacifico in forte rialzo stamane, sulla scia della notizia ufficiale della vittoria di Joe Biden alle elezioni presidenziali Usa del 2020. Sebbene Trump continui a essere determinato a dimostrare che il risultato elettorale sia frutto di una frode, i mercati brindano al dissolversi dell’incertezza. L’indice Nikkei della borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo del 2,12%, al massimo dal 1991. La borsa di Shanghai balza dell’1,9%, così come quella di Hong Kong. In Cina si guarda al dato relativo alla bilancia commerciale, che ha messo in evidenza a ottobre un boom per le esportazioni (+11,4% su base annua) al livello record in 19 mesi, grazie al continuo recupero dell’economia del paese dalla crisi della pandemia del coronavirus. Focus sulla borsa cinese sui titoli tecnologici: Tencent balza del 2,93%, Alibaba fa +3,55%.

Wall Street ha chiuso poco mossa venerdì

Senza direzione i principali indici azionari statunitensi venerdì, in una seduta caratterizzata da bassa volatilità, in attesa dell’ufficialità di Biden nuovo presidente. Il Dow Jones ha registrato una flessione dello 0,24%, l’S&P500 ha perso lo 0,03%, il Nasdaq Composite +0,04%. Dal fronte macro, reso noto il report occupazionale Usa, da cui è emerso che il tasso di disoccupazione è sceso a ottobre al 6,9%, dal 7,9% di settembre, decisamente meglio del 7,7% atteso dagli analisti. Creati nel mese 638.000 nuovi posti di lavoro, meglio dei +530.000 attesi.

Obbligazionario

Stamane il Bund future dicembre ha aperto in rialzo di 15 tick a 176,18, il Btp future guadagna 45 bp a 151,06. Lo spread Btp/Bund riparte da 123 pts, con il rendimento del nostro Btp decennale sceso sotto 0,60%. Prende il via oggi e andrà avanti fino a venerdì 13 novembre il collocamento del secondo Btp Futura dedicato espressamente alla clientela retail. Questa volta il titolo ha durata 8 anni, e il Tesoro ha fissato le cedole minime garantite a 0,35% per i primi e anni, 0,6% per i successivi tre e 1% per gli ultimi due. Previsto un premio fedeltà compreso tra l’1% e il 3% della crescita del Pil nominale per chi detiene il titolo fino alla scadenza. Il Tesoro annuncia in serata tipologia e quantitativi di Btp in asta il 12 novembre. Venerdì ha comunicato invece che nel collocamento di dopodomani offrirà EUR 5,5 mld nel Bot annuale, leggermente meno dei EUR 5,883 mld in scadenza.

Petrolio in rialzo

Derivati sul greggio in netto rialzo dopo la vittoria di Joe Biden alle presidenziali Usa. Il futures sul Brent guadagna il 2,30% a USD 40,35 il barile, stessa percentuale al Nymex per il Wti Usa a USD 38.

Euro Dollaro a 1,1880

Dollaro in calo dopo il risultato delle presidenziali Usa, in un clima di ritrovata propensione al rischio che ne mette in ombra l’attrattiva di asset rifugio. Nei confronti delle prime 6 controparti ponderate su base commerciale il biglietto verde viaggia sui minimi delle ultime 10 settimane. Euro Dollaro a 1,1880. Balzano di converso al record da 28 mesi, sempre nei confronti del dollaro, le valute neozelandese, australiana e Yuan cinese.

Moody’s conferma rating Italia

Venerdì sera a mercati chiusi l’agenzia di rating Moody’s ha confermato il giudizio di ‘Baa3’ con outlook Stabile per l’Italia, facendo espresso riferimento al sostegno da parte Bce e Ue. Simili motivazioni hanno portato a fine ottobre anche S&P a confermare il rating sovrano su Roma a ‘BBB’, promuovendo però l’outlook da negativo a stabile. L’Italia resta ancora per Moody’s sul gradino più basso dei rating ‘investment grade’, al di sotto dei quali si entra in area speculativa.

Joe Biden è il nuovo presidente Usa

La vittoria in Pennsylvania sancisce l’approdo di Joe Biden oltre la soglia dei 270 grandi elettori, diventando cosi il 46esimo presidente degli Stati Uniti d’America. Nel primo discorso alla nazione nel ruolo di ‘president elect’, Joe Biden ha sottolineato la volontà di “ricostituire la spina dorsale” e “guarire” la prima economia mondiale. E’ un messaggio pacificatore dai toni non scontati, dopo l’aspra campagna elettorale che ha messo in luce un paese più che mai spaccato. Donald Trump continua intanto a non concedere la vittoria, accusa i democratici di brogli e minaccia iniziative legali. Biden intende riunire già oggi una task force per far fronte alla pandemia, da lui ritenuta problema assolutamente prioritario.

 Agenda finanziaria

La prima seduta della settimana vede un’agenda macro non particolarmente densa di dati. Previsto per Eurozona si attende l’indice sulla fiducia degli investitori Sentix, atteso in ulteriore peggioramento a novembre dopo il -8,3 di ottobre. Pesano la seconda ondata di Covid-19 e le restrizioni adottate dai governi per tentare di contenerla. Atteso anche il leading indicator Ocse di ottobre relativo all’Italia, che a settembre aveva registrato un miglioramento pur segnalando una nuova moderazione del ritmo di crescita.

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