Oggi saranno Bank of England e Swiss National Bank a prendere le loro decisioni di politica monetaria. Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit
Dopo la Fed che ha rialzato ieri i tassi di interesse dello 0,25% come previsto, ma che ha ribadito che non sono previsti tagli nel 2023, deludendo in questo gli operatori di mercato, oggi saranno Bank of England e Swiss National Bank a prendere le loro decisioni di politica monetaria. Alle 9:30 la SNB non defletterà dal percorso di rialzo dei tassi, ricalcando il rialzo operato dalla BCE settimana scorsa: +0,5%, tenendo separata la questione Credit Suisse dalla lotta all’inflazione.
Alle 13:00 la BoE dovrebbe invece rialzare i tassi di interesse dello 0,25% portandoli al 4,25%, livello che potrebbe essere molto vicino a quello terminale di rialzo dei tassi, anche se l’inflazione fa pensare l’opposto. Solo un dato è previsto in uscita per l’Europa, alle 16:00, la fiducia dei consumatori in marzo, prevista poco variata a -18,3 da -19. Dalle 11:00 inizierà il summit dei leader dell’Unione europea mentre alle 12:30 parlerà il membro della Bundesbank, Balz. Nel pomeriggio, dagli USA, alle 13:30 le nuove richieste di disoccupazione dovrebbero attestarsi a 197.000, poco variate da 192.000 precedente. Alle 15:00 il dato sulle vendite di nuove abitazioni di febbraio è previsto a 650.000 da 670.000. Chiude la giornata, alle 16:00, l’intervento del capoeconomista della BCE, Philip Lane.
Sul mercato delle valute si fa sentire l’effetto Banche centrali. Il trend sembra ora essere diventato favorevole all’euro. La BCE dovrà infatti rialzare ancora i tassi, più di quanto farà la Fed e probabilmente, la BoE. Sul mercato delle materie prime rallenta la corsa dell’oro mentre il greggio arretra dopo la diffusione di un dato sulle scorte USA superiore alle attese.
Il divario di tassi di interesse tra USA ed eurozona dovrebbe stringersi nei prossimi mesi e così il mercato spinge il rendimento dei titoli di Stato europei, con il Btp che torna a vedere area 4,2%.
Avvio di contrattazioni sotto la parità in Europa che si allinea a Wall Street. I future della Borsa USA sono peggiorati nella notte dopo che Janet Yellen ha detto di non aver pensato a una assicurazione per tutti i depositi bancari. Sul FTSE Mib spicca il rialzo di Inwit su possibili operazioni straordinarie che potrebbero coinvolgere la società.
La chiusura debole di Wall Street a seguito della riunione della Fed ha contagiato i listini asiatici. In negativo Tokyo e Sidney, poco sopra la parità Shanghai dove l’immobiliarista China Evergrande Group torna a far parlare di sé con un piano di ristrutturazione del debito. In deciso rialzo Hong Kong che ha beneficiato dei risultati di Tecent.
La Fed ha rispettato le attese rialzando i tassi di interesse dello 0,25%, portandoli al 5%, ma ha ribadito che il suo obiettivo rimane riportare l’inflazione al 2%. Ecco perché non è escluso un nuovo rialzo dei tassi entro fine anno e nessuna riduzione. Sono le ultime due notazioni ad aver favorito la chiusura negativa di Wall Street, poco mossa in precedenza in attesa dell’esito del meeting, con il settore bancario che ha trovato un momento di tranquillità. Da segnalare l’exploit di Gamestop (+35%) che, dopo una sostanziosa cura dimagrante, è tornata a generare utili.
Redazione
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