Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

Dal Giappone sono già arrivate una serie di indicazioni interessanti. La principale è l’aumento dell’inflazione in giugno a +1,4% a/a da +1,2% di maggio, mentre il tasso di disoccupazione per il mese di maggio è rimasto stabile al 2,6% e la produzione industriale è balzata per lo stesso mese del 2,8% da -0,9% e contro stime a +2%. La Gran Bretagna ha invece già pubblicato il dato sul PIL del primo trimestre che ha registrato una crescita dello 0,3% a/a dopo il -0,2% del primo trimestre 2023 in linea con le attese. Dalla Francia, il tasso di inflazione a giugno è uscito in aumento dello 0,1% m/m contro attese a +0,1% e un risultato invariato in maggio. Su base annua il dato si è attestato a +2,1% da +2,3%.

Alle 9:55 in agenda la disoccupazione in Germania, attesa stabile al 5,9%. Alle 11:00 l’inflazione in Italia è prevista a +0,2% m/m come il mese precedente. Su base annua il dato dovrebbe aver registrato una crescita dello 0,9% dopo +0,8% di maggio. Nel pomeriggio, dagli USA, alle 14:30 l’atteso PCE, l’indicatore dei prezzi delle spese per i consumi personali, che in maggio dovrebbe essersi contratto a +2,6% a/a da +2,8%. Alle 16:00 le attese di inflazione dell’Università del Michigan a 5 anni sono stimate a +3,3%, stabili, mentre l’indice di fiducia dovrebbe attestarsi a 65,6 da 69,1.

Mentre la sterlina e l’euro sono riuscite a costruire una reazione, per quanto debole, nei confronti del dollaro USA (ma l’euro da domenica sarà a rischio per le elezioni francesi), lo yen è scivolato ancora (USD/ JPY sopra 161). Il fine settimana si presenta quindi come occasione in cui potrebbe entrare in azione il governo nipponico con acquisti di valuta domestica. In aumento il prezzo del petrolio.

L’avvicinarsi delle elezioni e le tensioni a Bruxelles sulle nomine si sono riflesse nei rendimenti obbligazionari e negli spread. In particolare quello tra Oat e Bund che, prima delle elezioni, è salito fino a 82.

Apertura rialzista per le Borse dell’eurozona che beneficiano dell’accordo a Bruxelles per la nomina della nuova Commissione, accordo che esclude le ali estreme dello schieramento. Rimane indietro solo il Cac40, per ovvie ragioni visto l’appuntamento elettorale del fine settimana. Sul FTSE Mib buon avvio per Tenaris e Banca MPS.

Le Borse asiatiche hanno reagito nell’ultima seduta della settimana ai ribassi di giovedì, con le Borse cinesi che nemmeno stavolta sono riuscite a tenere il passo delle altre. Il mese di giugno si chiude con rialzi per tutti i listini tranne Shanghai. Tra i migliori il Kospi di Seoul, trascinato dai titoli tech come SK Hynix e Samsung.

Wall Street riapre i battenti dopo una seduta poco mossa in cui le deludenti previsioni di Micron sul trimestre in corso hanno frenato la corsa del settore tech. In attesa del dato più importante della settimana, il PCE core che la Fed tiene in grande considerazione quando si tratta di decidere sui tassi di interesse, gli investitori potrebbero muoversi con prudenza. Ciò anche a fronte del successo di Donald Trump nel primo confronto diretto con Joe Biden alla CNN. Ciò che preoccupa (i democratici soprattutto) è che l’affermazione di Trump sia avvenuta non tanto per meriti suoi me per manifesta inferiorità dell’avversario.


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Redazione

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