Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit
Nella notte europea dalla Cina sono arrivate le importanti indicazioni sull’andamento dei prezzi al consumo e di quelli alla produzione nel mese di settembre: i primi sono scesi dal +0,1% annuo allo 0%, facendo tornare d’attualità i timori di deflazione, mentre i secondi sono passati dal -3% al -2,5%. Sopra il consenso invece l’avanzo commerciale, in rialzo il mese scorso da 488 a 559 miliardi di dollari.
Nel corso della mattina sarà la volta dei numeri sull’andamento della produzione industriale di Eurolandia, il dato è visto in aumento dello 0,1% mensile. Mentre nel pomeriggio focus sugli indici statunitensi relativi ai prezzi delle importazioni e al sentiment dei consumatori misurato dall’Università del Michigan.
Tra gli appuntamenti del giorno troviamo gli interventi dei n.1 della BundesBank, Joachim Nagel, della Bank of England, Andrew Bailey, e della BCE, Christine Lagarde, in occasione dell’incontro organizzato dalla Banca Mondiale e dal Fondo monetario a Marrakech, in Marocco. In attesa che l’esercito israeliano invada Gaza City via terra (ai civili è stato chiesto di trasferirsi a sud entro 24 ore), oggi è in calendario un colloquio tra il presidente palestinese Abbas e il segretario di Stato Usa Blinken.
Il supporto per il dollaro garantito dall’inflazione USA di settembre sembrerebbe già svanito. Le indicazioni in arrivo dalla Cina stanno penalizzando le valute oceaniche (l’Eur/Aud sale dello 0,2% mentre il cambio Nzd/Usd scende dello 0,25%). In corrispondenza dell’avvio delle contrattazioni in Europa il future sul petrolio Brent sale dell’1%.
Confermata dai risultati delle aste, la parabola rialzista dei rendimenti dei BTP potrebbe essere sostenuta dai rilievi alla legge di bilancio avanzati da Fitch e dal capo economista dell’Fmi, Pierre-Olivier Gourinchas.
In attesa delle indicazioni che arriveranno dagli interventi dei banchieri centrali e dei numeri della Corporate America (oggi inizia la nuova stagione delle trimestrali), la giornata in Europa inizia all’insegna della debolezza. A Milano attenzione a Generali (+0,10%) dopo la cessione di TUA Assicurazioni ad Allianz.
A causa delle tensioni giunte dai prezzi statunitensi, la giornata delle Borse asiatiche si è chiusa con il segno meno. Dopo tre sedute in positivo, il listino di Tokyo ha terminato in rosso in scia della debolezza dei titoli del settore tessile e dell’abbigliamento.
Dopo i prezzi alla produzione, anche quelli al consumo hanno evidenziato un incremento maggiore delle stime. Il timore di una Fed aggressiva ha così spinto al ribasso i listini a Wall Street. A livello di singole performance, segnaliamo il +7,04% di Walgreens Boots Alliance ed il -0,96% di Domino’s Pizza dopo la presentazione dei conti. -2% per Ford, penalizzata dall’allargamento dello sciopero indetto dal sindacato UAW. Oggi inizia la nuova stagione delle trimestrali con i numeri di JPMorgan Chase (-0,26%), Wells Fargo (+0,23%), Citigroup (parità) e BlackRock (-1,05%).
Redazione
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