Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

Una serie di dati macro di rilievo potrebbero impattare oggi su mercati finanziari già con i nervi scoperti. Verranno infatti diffusi, nel corso della giornata, le rilevazioni sull’inflazione in Germania e il PIL trimestrale USA. In questo caso si tratta tuttavia dell’ultima lettura.

Procedendo con ordine, i primi dati a essere pubblicati saranno gli indici di fiducia delle imprese e dei consumatori italiani, attesi rispettivamente a 97,8, invariato, e a 105,5 in calo da 106,5 di agosto. Questi dati verranno diffusi alle 10:00, insieme con la rilevazione sui prezzi alla produzione di agosto e al report mensile BCE. Per l’eurozona, alle 11:00 in arrivo l’indice di fiducia dei consumatori di settembre, stimato a -17,8 da -16, accompagnato dalle aspettative di inflazione dei consumatori. Alle 14:00 la lettura preliminare dell’inflazione in Germania di settembre è attesa dal consensus a +0,3%, come il mese precedente mentre su base annua la salita dei prezzi dovrebbe essere stata del 4,6% (era al +6,1%). Nel pomeriggio, alle 14:30, le nuove richieste iniziali di sussidi di disoccupazione USA sono previste a 215.000 da 201.000. Mentre il PIL del secondo trimestre dovrebbe attestarsi a +2,1% da +2% della precedente lettura. In frenata è stimato l’indice prezzi PIL, a +2% da +4,1%.

Il dollaro USA sta schiacciando le altre valute verso il basso e i timori di inflazione rinvigoriti dalla fiammata del prezzo del petrolio potrebbero ancora favorirlo. Possibili tuttavia alcune limature dei guadagni degli ultimi giorni che hanno portato il biglietto verde ai massimi degli ultimi dieci anni contro un paniere di valute e l’eur/usd ai minimi degli ultimi dieci mesi.

Non si ferma la scalata dei rendimenti obbligazionari con il Btp decennale che ha toccato 4,85% di rendimento prima di arretrare fino a 4,78% e lo spread che è arrivato fino a toccare i 194 punti.

Le Borse europee hanno aperto le contrattazioni poco variate cercando di prendere la via del rialzo nelle prime battute della seduta. Sul FTSE Mib il traino arriva di petroliferi con Tenaris, Saipem ed Eni tutti nelle prime quattro posizioni. A guidare è però di nuovo Banca MPS dopo la debacle di ieri quando aveva perso oltre il 6%.

Nuova seduta dai toni grigi per le Borse asiatiche. Tuttavia, se il Nikkei ha la scusante dello stacco cedole – 168 azioni su 225 hanno distribuito dividendi – sull’Hang Seng torna la tensione sul settore immobiliare dopo l’arresto del presidente e fondatore di Evergrande Group, le cui azioni sono state sospese dalle contrattazioni dopo i forti ribassi.

Si sono spente presto le velleità rialziste di Wall Street nella seduta di metà settimana. Al termine delle contrattazioni il quadro è pressoché invariato rispetto alla chiusura precedente. A determinare l’andamento degli indici sono stati i dati diffusi sul mercato dei mutui, con richieste in arretramento e tassi di interesse al 7,41% (a 30 anni) ai massimi degli ultimi 23 anni, a cui ha fatto da contraltare il balzo delle quotazioni del petrolio con il WTI salito oltre quota 94 dollari al barile dopo la pubblicazione dei dati sulle scorte USA in decisa contrazione.


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Redazione

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